"Inaccettabile non rispondere sul programma amministrativo"
Si scalda l'atmosfera politica dopo il terzo consiglio comunale a Cornaredo e la mancata discussione sulle linee programmatiche
«Inaccettabile non rispondere alle domande sul proprio programma». Così il Partito Democratico commenta con una nota stampa il consiglio comunale del 29 luglio di Cornaredo, che ha visto al primo punto dell’ordine del giorno, l’approvazione delle linee programmatiche dei cinque anni di amministrazione D’Urbano, l’abbandono dell’aula da parte dei consiglieri di opposizione.
Consiglio comunale Cornaredo
«All'ordine del giorno del consiglio comunale era prevista la presentazione e approvazione delle linee programmatiche della nuova amministrazione. La maggioranza di centrodestra ha ritenuto in maniera del tutto arbitraria di non doverne discutere e di passare direttamente al voto, impedendo un dibattito trasparente e democratico».
Il Pd lascia l'aula
«È inaccettabile che il Sindaco e la Giunta si rifiutino di rispondere a domande legittime riguardanti il loro programma. Questo comportamento non è nuovo: già durante la campagna elettorale, il Sindaco D'Urbano ha evitato sistematicamente ogni occasione di confronto, dimostrando una scarsa volontà di trasparenza. Il Consiglio Comunale rischia di essere ridotto a un mero strumento di ratifica di decisioni prese altrove». Il Pd espone dunque le domande che avrebbe voluto porre alla giunta nella seduta pubblica. «Avremmo voluto rivolgere diverse domande al sindaco: l’amministrazione intende eliminare la tassa sui passi carrai e gli aumenti alle tariffe introdotti dalla commissaria? All’interno del suo programma, quando si parla di Giovani, non viene mai concretamente menzionato il Centro di Protagonismo Giovanile. Ciò stupisce specie se si considera anche il riconoscimento pubblico che il progetto sulla legalità, che lo caratterizza, ha avuto. Quale futuro si prevede per il nostro Cpg? Per le biblioteche sarebbe auspicabile un ampliamento degli orari di apertura presso le due sedi, a partire dal ripristino di quello della sede di San Pietro. Su questo cosa intende fare l’Amministrazione?». «Durante la stessa seduta consiliare, è stata discussa anche una variazione di bilancio significativa per lo stanziamento di risorse economiche destinate alla costruzione di un nuovo asilo nido. Una iniziativa importante, con un contributo statale di 864.000 euro ottenuto durante la gestione della commissaria. Tale finanziamento non copre però la totalità dei costi, che con la terza variante del piano lavori pubblici (e vari ritocchi) arrivano a 1.370.000 euro: la differenza è a carico del Comune. Parte di queste risorse mancanti sono state distolte (e lo saranno anche in futuro) da altre voci di bilancio, come manutenzioni ritenute non urgenti. Non siamo contrari alla costruzione di un nuovo asilo nido, come dimostrano le numerose risorse che abbiamo destinato a scuole e asili negli anni. Serve però un piano finanziario chiaro e dettagliato che preveda i costi complessivi dall'edificazione alla gestione e manutenzione dell'asilo, cercando inoltre di evitare il più possibile tagli futuri a servizi e manutenzioni».
Maggiori spese
Il capogruppo Mario Barlocchi rincara la dose dopo la mancata discussione: «Sul piano finanziario annotiamo le maggiori spese: 100 mila euro per incarico di supervisore all’ufficio tecnico, 20 mila euro per aumento indennità sindaco e assessori, eliminazione di importanti opere di manutenzione. Chiediamo perché la scelta di un consulente e non di un assessore esperto? Perche’ non una parola sulla tassa di stampo medioevale sui passi carrai? Perche’ silenzio sugli aumenti generalizzati delle tariffe cimiteriali? Perché’ non una parola sull’aumento delle rette? Il silenzio e’ peggio dell’argomentare».