La storia

In bici alla scoperta del Messico: l'avventura di Gigi e Rita

Gigi Mondani, di Vittuone, e la cornaredese Rita Sozzi hanno pedalato per oltre 4mila chilometri in Messico.

In bici alla scoperta del Messico: l'avventura di Gigi e Rita
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Due biciclette in Messico: Pierluigi "Gigi" Mondani, di Vittuone, e la "Volpe a pedali" Rita Sozzi, di San Pietro all’Olmo di Cornaredo e professoressa a Sedriano, hanno continuato anche quest’anno con le loro imprese in giro per il mondo in sella alle loro fidate bici.

L'avventura di Gigi e Rita in bici in Messico

Dopo il giro del Perù del 2022, quest’anno sono tornati oltre oceano, ma questa volta assaporando il Messico. In 71 giorni Gigi e Rita sono partiti da Cancun, penisola dello Yucatán, per arrivare a La Paz, in Bassa California. Circa 4.100 chilometri pedalati e oltre 5mila chilometri percorsi, aggiungendo anche qualche passaggio in pullman o qualche traversata in traghetto.

Un viaggio, per conformazione del territorio e clima, molto diverso da quello dello scorso anno in Perù, ma che ha portato nel bagaglio culturale, sportivo e cicloturistico tante diverse e nuove esperienze. Sozzi, alle spalle, ha davvero innumerevoli viaggi sulle due ruote, tra cui i viaggi lungo la Transiberiana e la Via della Seta; Mondani ha fatto la sua prima esperienza di cicloturismo nell’estate del 2019 percorrendo, insieme alla "Volpe a pedali", la mitica Route 66, ma poi ha continuato proseguendo questa grande passione per i viaggi in bici.

Un’avventura, quella di quest’anno, non semplice anche per il clima politico e "di sicurezza" messicano.

"Certo, qualche timore prima di partire lo avevamo - ha spiegato Sozzi - In Messico il grosso problema di violenza è legato al narcotraffico, ma se sei un turista e non entri in queste dinamiche, difficilmente avrai problemi. Ovviamente abbiamo utilizzato delle accortezze, come evitare di pedalare di notte o di passare per alcuni quartieri considerati un po’ più pericolosi. Però per il resto non abbiamo riscontrato alcun problema".

La generosità e l'ospitalità

Rita e Gigi sono così entrati in contatto con persone di etnie differenti, tutti accomunati da un grande senso di ospitalità.

"Le persone sono accoglienti e disponibili - ha continuato Sozzi - Una volta che superano l’idea generale che non eravamo “gringos”, “americani”, e che non giungevamo lì come il classico turista con i soldi e con poca umanità, dimostrano tutta la loro disponibilità. In ogni villaggio ci regalavano la frutta e volevano ospitarci per la notte".

Tante le città e le regioni messicane toccate dai due ciclisti, tra cui anche il Chiapas, dove si trovano le comunità autonome zapatiste. Qui si trovano i cosiddetti "Caracoles", centri politico-culturali dove hanno sede le "Giunte del Buon Governo", le scuole e gli ospedali; società autonome dove vengono poste al primo posto l’ educazione, il diritto alla salute e alla giustizia. Una degli esperienze politiche nata dalla rivoluzione zapatista del 1994, portata avanti dall’Ezln (l’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale), che ancora oggi prosegue e si sviluppa.

"Nel Chiapas abbiamo evitato il tratto considerato più pericoloso, ma siamo riusciti a visitare delle comunità zapatiste - ha continuato Sozzi - È stato molto interessante; al di là delle idee politiche, quando visiti il Messico hai un’idea di cosa sia l’ingiustizia sociale... la tocchi con mano. L’indigeno è considerato un cittadino di serie C rispetto alla popolazione bianca. È stato interessante poter vedere delle realtà che danno voce a chi è sempre stato discriminato".

Ma anche difficoltà...

Tra le difficoltà giornaliere, nel viaggio messicano di Rita e Gigi, anche il clima.

"Rispetto al Perù il territorio è più facile, perché è più pianeggiante e le poche montagne che si incontrano non sono le Ande - ha spiegato la “Volpe a pedali” - Quest’anno il punto più alto che abbiamo toccato sono stati i 3.700 metri, mentre lo scorso anno abbiamo superato i 4mila. Però in Perù avevamo un clima che si attestava sempre sui 18 gradi; quest’anno invece eravamo lungo il Tropico e nello Yucatán, per esempio, abbiamo trovato anche 47 gradi. Il caldo umido è davvero devastante. Stesso discorso per la Bassa California, dove c’è il deserto e quindi per riuscire a percorrere chilometri in bici bisogna sapersi organizzare".

Un viaggio che sicuramente ha regalato molto, anche se partito con qualche momento di ansia in più rispetto agli altri anni.

"All’andata ci hanno perso le bici - ha raccontato Sozzi - Erano ferme a Madrid. Abbiamo passato una settimana a cercare di risolvere il problema... eravamo abbastanza preoccupati perché poi io avevo già comprato il biglietto di ritorno. Per fortuna poi le bici sono arrivate; abbiamo iniziato così la nostra pedalata e tutto è andato per il meglio".

Vittuone, Gigi Mondani e Rita Sozzi in Messico
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