"Non possiamo lavorare"

I presepisti senza una sede operativa (e il raid vandalico brucia ancora)

A causa del caro bollette, il Comune di Cuggiono ha staccato le utenze nelle ex scuole di via Cavour.

I presepisti senza una sede operativa (e il raid vandalico brucia ancora)
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L’atto vandalico di qualche settimana fa ai danni dell’associazione Amici Presepio Cuggiono (Apc) ha destato un moto di sdegno nella comunità.

I presepisti di Cuggiono senza sede operativa: il Comune ha staccato le utenze

Sono state rotte diverse opere che erano conservate nei locali delle ex scuole elementari di via Cavour. Presepi realizzati negli anni dai soci dell’associazione, con dovizia di particolari e precisione, che sono stati esposti non solo nella chiesa San Giorgio Martire ma anche in mostre organizzate in diverse città della Lombardia. Quello che ha fatto più male all’associazione è stato veder danneggiata in più parti l’opera più conosciuta e significativa: la riproduzione di piazza San Giorgio con lo storico Gamba de Legn. Una creazione per la quale più volte i soci dell’associazione avevano chiesto, alle diverse Amministrazioni che si sono succedute alla guida del paese, un luogo idoneo in cui collocarla, per essere protetta e nello stesso tempo essere visibile nella sua bellezza.
I soci di Apc, commentando amareggiati quanto era successo, hanno anche detto che non hanno più una sede dove poter lavorare. Il commento unanime è:

"Le opere si potrebbero anche sistemare ma dal momento che il Comune ci ha tolto le utenze, acqua e corrente, di fatto non possiamo più lavorare. Ci occorre un luogo abbastanza grande in cui sistemare i nostri tavoli, gli attrezzi e le opere. Non è facile ma ci auguriamo che si possa trovare una soluzione".

"Potremmo installare un contatore elettrico in modo da pagare noi le bollette"

L’associazione è nata nel 1997 ed è sempre stata ospitata negli spazi delle ex scuole di via Cavour. Dall’inizio dell’anno, a fronte dell’aumento vertiginoso delle bollette che ha colpito duramente anche le amministrazioni pubbliche, la Giunta ha deciso di staccare le utenze.
I soci di Apc aggiungono:

"Una soluzione per poter continuare a utilizzare quella sede di via Cavour potrebbe essere quella di posizionare un contatore elettrico per uso domestico e potremmo noi associazione pagare le bollette. Dispiace dover rinunciare alle nostre tradizioni, a un lavoro che facciamo con tanta passione".

Il Comune per ora non ha accolto la proposta:  "Servono approfondimenti"

Dall’Amministrazione fanno sapere che la questione non è di facile soluzione e che sono necessari opportuni approfondimenti prima di arrivare ad avanzare proposte.

 

Nella foto di copertina: i danni provocati dai vandali lo scorso maggio nei locali delle ex scuole elementari di via Cavour in uso all'Apc

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