SALA CINEMATOGRAFICA

Cinema di Magnago: "Per il rilancio servono soldi, idee e contributi"

E' il ragionamento svolto dal parroco don Marco Basilico in merito al destino della struttura

Cinema di Magnago: "Per il rilancio servono soldi, idee e contributi"
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Quale futuro per il cinema di Magnago? La struttura di via Asilo, di proprietà della parrocchia, è chiusa e inutilizzata da qualche anno e in molti si domandano se e quando verrà riaperta.

Riflettori puntati sulla struttura di via Asiago

Nel corso dell'ultimo periodo a cercare di far chiarezza si è prodigato anche e soprattutto il parroco don Marco Basilico, diretto responsabile della sala. La comunità parrocchiale «Il Cenacolo» in questo periodo sta rivolgendo le proprie attenzioni e i propri sforzi sull'oratorio, in corso di ristrutturazione. Solo successivamente, quindi, si potrà pensare al cinema, chiedendo però prima un parere alla Diocesi di Milano, organo ecclesiastico a cui le parrocchie magnaghesi fanno riferimento:

«Prima di tutto occorre terminare la ristrutturazione dell’oratorio, dopo di che si può pensare a come ristrutturare e riqualificare la struttura del cinema, per cui c'è bisogno di vari interventi strutturali che richiedono un investimento di varie decine di migliaia di euro – spiega il parroco su La Vela, il bollettino della comunità pastorale che unisce le due parrocchie - La ristrutturazione del cinema però richiede una riflessione più ampia e una lettura attenta della realtà e dei suoi bisogni. La sala cinematografica è stata negli anni un’occasione preziosa per fare una proposta culturale ed è stata un punto di riferimento per la realizzazione di vari eventi proposti sia dalla parrocchia che da altre realtà del territorio.

"Uomini e donne si impegnino a gestire la sala", esorta il parroco

Quale funzione può avere oggi all’interno della realtà ecclesiale e sociale magnaghese? Se lo chiede don Marco, giocando di sponda per provare ad avere ancor più collaborazione da parte dei suoi fedeli:

«È questa la domanda che dovremmo cominciare a porci, dopodiché si può pensare a come ristrutturarla nel migliore dei modi. La “struttura” non è però sufficiente. Occorre che uomini e donne animate da giusti principi e valori si impegnino a gestire la Sala e farla diventare sempre più un luogo di incontro e di cultura. Invito quindi tutti coloro che sono interessati a pensare e confrontarsi seriamente su come riqualificare il Cinema-Teatro, a venire allo scoperto e a contattarmi personalmente».
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