Chiusura Emerson, nuovo corteo e presidio davanti alla sede di Confindustria
I lavoratori dell'azienda di Rescaldina sono tornati in piazza a Legnano per dire no alla dismissione del sito e ai licenziamenti.
Chiusura Emerson, i lavoratori tornano in piazza per dire no ai licenziamenti.
Chiusura Emerson, presidio a Legnano
Dopo il corteo di venerdì 18, i dipendenti dell'azienda di Rescaldina hanno dato vita a una nuova manifestazione di protesta a Legnano per chiedere di scongiurare la chiusura del sito dell'ex Raimondi con il conseguente licenziamento di 125 lavoratori. Oggi, lunedì 21 febbraio 2022, i lavoratori sono partiti da piazza Monumento e hanno attraversato la città per poi attuare un presidio davanti alla sede di Confindustria Alto Milanese in via 20 Settembre. I sindacati hanno incontrato i vertici dell’associazione di categoria per chiedere alla proprietà, intenzionata a delocalizzare la produzione, di non aprire la procedura che potrebbe portare al licenziamento collettivo, se non si faranno avanti eventuali acquirenti. La Fim non ritiene non soddisfacenti le risposte date dall'azienda e ribadisce la richiesta, insieme alle altre sigle sindacali, di sedersi al tavolo senza aprire nessuna procedura. L'azienda però ha ribadito la propria volontà di chiudere lo stabilimento di Rescaldina e ai ripetuti appelli da parte di Fim e Fiom di rinviare la decisione ha opposto un netto rifiuto. Le parti sindacali non condividono questa scelta e non si accontentano di un impegno a parole senza soluzioni concrete. L'azienda ha comunicato che in settimana attiverà la nuova procedura prevista dalla legge che prevede il coinvolgimento dei tavoli istituzionali sia regionali che nazionali per trovare soluzioni di reindustrializzazione.
Chiusura Emerson, nuovo corteo e presidio davanti alla sede di Confindustria
Chiusura Emerson, nuovo corteo e presidio davanti alla sede di Confindustria