"Aiutateci a salvare i nostri bimbi e ragazzi dell'Ucraina"
L'associazione, dal 1996, ospita minori ucraini per la vacanza terapeutica: "Ora sono bloccati sotto le bombe; stop al conflitto e corridoi umanitari sicuri"
"Aiutateci a salvare i nostri bimbi e ragazzi dell'Ucraina": l'appello del Comitato accoglienza bambini di Cernobyl che torna a chiedere lo stop del conflitto e corridoi umanitari sicuri.
"Aiutateci a salvare i nostri bimbi e ragazzi dell'Ucraina": il grido del comitato
"Chiediamo lo stop della guerra. E corridoi umanitari sicuri per i bimbi e ragazzi ucraini". E' l'appello che arriva dal Comitato accoglienza bambini di Chernobyl (attivo a Cerro Maggiore, Cantalupo, San Vittore Olona, Canegrate, Legnano, Castellanza e Rescaldina) che, fino al 2019 (prima della pandemia), ogni estate, accoglieva minori ucraini per la "vacanza terapeutica" che permetteva loro di eliminare le scorie radioattive presenti nel loro organismo a causa del disastro nucleare di Chernobyl del 1986. Ora molti di quei bambini e ragazzi, e loro famiglie, sono lontani e impossibilitati a raggiugere il confine con la Polonia (che sta permettendo a quelli più vicini di mettersi in salvo), rimanendo nelle loro abitazioni sotto le bombe e ai carri armati: tutto intorno infatti i ponti sono distrutti, la presenza militare è pressante e quotidiana.
"Sono questi giorni terribili per loro, anche noi viviamo nel terrore per quello che sta succedendo in Ucraina - racconta il presidente del comitato Marita Maggioni - Abbiamo visto tutti le immagini di devastazione arrivate da Cernihiv. Ci sono i nostri minori davvero intrappolati in quelle zone. Non vogliamo entrare nel merito della politica e delle colpe dei conflitti: quello che vogliamo gridare è che questi bambini e ragazzi sono in pericolo di vita, in ogni istante. Quando li sentiamo li vediamo piangere, sono distrutti: e il senso di impotenza che ci assale è terribile".
L'appello
"Innanzitutto chiediamo che la guerra si fermi - afferma Maggioni - Nel frattempo che vengano creati dei corridoi umanitari sicuri che permettano ai nostri bambini e ragazzi di poter raggiungere la frontiera in sicurezza. Ci appelliamo quindi alle istituzioni: ascoltateci, questi giovani e le loro famiglie non possono e non devono essere abbandonati".
Il comitato è pronto ad accogliere, come sempre: "Il nostro cuore è là con loro. Le nostre porte sono sempre aperte" conclude Maggioni.
Il comitato, che aveva già lanciato il suo appello la scorsa settimana a San Vittore Olona e poi in piazza Matteotti a Canegrate, è impegnato anche nella raccolta di beni umanitari da spedire in Ucraina.