A Manchester Simone Mascolino, maestro Jedi e magentino d’adozione, chiude al 14esimo posto il Mondiale di spada laser del network internazionale LudoSport.
Il maestro Jedi Simone Mascolino 14esimo al Mondiale di spada laser
Solo una settimana fa avevamo raccontato i preparativi in vista della sua partenza per la Champions Arena 2026, dove si è tenuto il torneo più importante dell’anno. «Arrivare al Mondiale è sempre un’emozione», aveva detto prima di partire, ricordando anche il sostegno dei compagni e del suo istruttore Paolo Lasalvia, rettore dell’accademia e arbitro del network sportivo.
Ora, dopo il ritorno, Mascolino ha raccontato com’è andata dall’interno di quell’arena che per un giorno ha concentrato l’élite mondiale della spada laser. Spiega:
«È stato il mio miglior piazzamento di sempre. Sono uscito agli ottavi, e chiudere 14esimo su 64 significa che, sì, possiamo dire che sono il 14esimo del mondo».
L’eliminazione è arrivata per mano di Fabio Pesci, atleta romano di grande esperienza.
«È un veterano, un mancino, e io sono quattro anni che non ne batto uno. Mi aveva eliminato anche al Mondiale del 2022. Il primo pensiero è stato: “Ancora tu?”, ma poi ho pensato che avevo fatto tutto il possibile. Lui è stato semplicemente più bravo».
«Per la prima volta sono arrivati anche atleti dal Giappone»
Prima del tabellone, Mascolino ha superato un girone impegnativo:
«Sette incontri tirati, poi i trentaduesimi, i sedicesimi e infine gli ottavi. L’ambiente era bellissimo: per la prima volta sono arrivati anche atleti dal Giappone. C’era tensione, certo, ma ci si conosceva quasi tutti, è stato come ritrovarsi tra amici».
La gara si è svolta al Platt Lane Sports Centre, palazzetto universitario di Manchester.
«Il viaggio è andato bene. Sono partito con la mia compagna, quindi ero più sereno. La tensione sale solo quando ti avvicini all’arena: poi, quando inizi, non pensi più a nulla. Ci siamo solo io e il mio avversario».
Tra gli incontri più memorabili, Mascolino ricorda quello con un giovanissimo atleta spagnolo:
«Ha fatto delle risposte agli assalti che mi hanno lasciato a bocca aperta. È stata forse la sfida più bella della giornata».
Il sostegno dei suoi allievi e i santini con la sua faccia nascosti in valigia
Ma tra i ricordi più teneri ci sono quelli legati ai suoi allievi, che negli ultimi mesi lo hanno sostenuto in ogni modo:
«Mi hanno aiutato ad allenarmi, hanno organizzato una giornata intera di combattimenti con la sede di Torino, e prima della partenza mi hanno mandato un video di incoraggiamento. E poi mi hanno nascosto dei santini con la mia faccia in valigia!».
La prossima Champions Arena, per il ventennale del network, sarà a Milano
Il risultato finale ha un peso particolare, anche perché la qualificazione, quest’anno, non era scontata:
«Ammetto che avevo quasi rinunciato all’idea di farcela. Lo scorso anno non avevo una classe in cui allenarmi, insegnavo soltanto. Ho fatto i tornei di qualificazione senza pressioni e sono andati meglio del previsto. È stato bello scoprire che mi ero qualificato: una sorpresa vera».
Ora però lo sguardo è già al futuro:
«Stiamo organizzando i prossimi tornei, tra Novara e Milano. E la prossima Champions Arena, per il ventennale del network, sarà proprio a Milano: sarebbe bello esserci».