Angelo Droghi è stato sorpreso nel sonno dal genero Rosario Barbaro che gli ha fracassato la testa all’interno di un’abitazione di Vermezzo.
E’ ancora grave l’anziano preso a martellate dal genero mentre dormiva
Una scena da film horror quella che si è consumata a Vermezzo ieri, giovedì 18 settembre, quando verso le 15 un uomo s’infila in una porta di un piccolo appartamento che si affaccia su piazza Roma, si dirige verso la stanza e compie un aggressione efferate nei confronti di Angelo Droghi, 80 anni, che stava riposando. L’aggressore è suo genero, Rosario Barbaro, 53 anni, ex collaboratore di giustizia con precedenti giudiziari, figlio dello storico boss di ‘ndrangheta Domenico Barbaro.
Da una prima ricostruzione dei fatti il 53 enne sarebbe arrivato in moto, ripreso anche dalle telecamere di sorveglianza del Comune e della piazza dove ha sede anche il municipio, con un casco nero in testa, è entrato nell’abitazione dove vive una 95enne conoscente di Angelo, e ha cominciato a colpire il suocero. L’anziano è stato sorpreso e non ha avuto il tempo di difendersi o tentare di scappare. Terminata l’azione il genero si è dileguato. Il motivo scatenante del gesto sarebbe da ricercare nei dissidi familiari, e la feroce aggressione sarebbe giunta dopo mesi di litigi e rapporti burrascosi con il padre di sua moglie. Già circa un anno fa Rosario era stato denunciato dal suocero sempre per un’aggressione.
Sconvolta dall’accaduto la 95enne
Senza parole l’anziana nella cui abitazione è avvenuto il tentato omicidio. La 95enne, seduta su una sedia all’ingresso della piccola casa, ha spiegato:
“Non ho avuto il tempo di capire chi fosse e cosa volesse. E’ entrato come una furia, non ha salutato, si è diretto nell’altra stanza e poi è fuggito via senza dire nulla. Angelo veniva spesso a trovarmi, mi aiutava, mi faceva compagnia, ogni tanto mangiavamo qualcosa insieme, non doveva capitargli una cosa del genere”.
I soccorritori arrivati sul posto hanno trovato l’80nne Angelo Droghi agonizzante in una pozza di sangue con il martello ancora conficcato nella testa. Stabilizzato sul posto, l’uomo è stato elitrasportato all’Humanitas di Rozzano dove è arrivato in condizioni gravissime, in pericolo di vita. I medici lo hanno sottoposto a un delicato intervento chirurgico alla nuca per tentare di ridurre le fratture, ma le sue condizioni sono ancora critiche, ed è tuttora in prognosi riservata.
I Carabinieri di Abbiategrasso e del nucleo investigativo di Milano dopo qualche ora hanno rintracciato l’aggressore a Corsico dove Barbaro vive. Per lui è stato disposto il fermo per tentato omicidio.