A Garbagnate l'ultimo saluto al superpoliziotto Carmine Gallo

Il cappello da poliziotto sulla bara avvolta nella bandiera italiana, perché, come ha detto don Natale, parroco di Garbagnate, non si perde nulla di quello che Carmine Gallo ha costruito del servizio alle istituzioni alle sicurezza dei cittadini. Ultimo saluto oggi pomeriggio, 14 marzo 2025, nella chiesa parrocchiale di Eusebio e Maccabei per il super poliziotto Carmine Gallo scomparso domenica mattina per un infarto mentre si trovava nella sua abitazione.

A Garbagnate l'ultimo saluto al superpoliziotto Carmine Gallo

Tante le persone accorse per l'ultimo saluto, dai parenti ai colleghi poliziotti a quelli delle altre forze dell'ordine. Una cerimonia semplice conclusasi con una lettera letta dai figli dell'uomo. Poi l'uscita di chiesa della bara, tra gli applausi delle persone presenti sul sagrato.

"Caro Papa oggi non ho voglia di raccontare la tua vita da poliziotto - si legge nella lettera scritta dai figli - Oggi voglio raccontare l'uomo, in troppi si sono dimenticati della tua dignità, quella di un uomo venuto dal niente che è arrivato in cima. Di quell'uomo partito dal niente con le scarpe bucate. Essere tuoi figli non è stato sempre facile. Per il peso della persona che eri. Non hai avuto occhi che per noi, la nostra vita non è stata ordinaria, ma incredibile. Grazie per averci rialzato tutte le volte che siamo caduti. Da oggi ti promettiamo che da oggi non cadiamo più. Ci hai insegnato che l'amore quello vero vince su tutto. Papà noi andiamo avanti perché ci hai insegnato che chi si ferma è perduto. Hanno parlato in troppi. In questi giorni in tanti hanno dubitato sulla tua morte. Le persone non credono che si possa morire così e invece si può. Ricordare in questi giorni la tua ironia è stato bello. Chi ti ha conosciuto ti ha amato visceralmente. Cerca di non indaffarati troppo almeno lì. Ma questo so già che non sarà possibile. Ti amiamo".