Inaugurato l'immobile confiscato alla criminalità organizzata
La mattinata di oggi, sabato 5 ottobre, a Malvaglio, frazione di Robecchetto con Induno, è stata all'insegna dell'inaugurazione dell'abitazione sottratta alla mafia
La mattinata di oggi, sabato 5 ottobre, a Malvaglio, frazione di Robecchetto con Induno, è stata all'insegna dell'inaugurazione dell'immobile in via Chiesa che è stato finalmente confiscato alla criminalità organizzata.
Il canovaccio della mattinata inaugurale
Il ritrovo è avvenuto puntuale alle 11 al centro civico, all'esterno del quale erano presenti le autorità locali ma anche alcuni rappresentanti della prefettura di Milano. Tra loro il commissario prefettizio Sabrina Pane che ha voluto ringraziare chi ha lavorato nel dietro le quinte di questo importante risultato. Subito ha preso avvio l’alzabandiera eseguito dall’associazione nazionale Carabinieri di Castano Primo. Dopodiché è toccato agli interventi delle autorità. A seguire c'è stato quindi un momento musicale curato dalla scuola Music professional academy, che ha proposto il brano eseguito con la chitarra "Asturias" di Isaac Albéniz. Al termine il breve corteo formato da rappresentanti istituzionali e cittadini si è diretto verso l'immobile dove è poi avvenuto il taglio del nastro vero e proprio insieme alla visita degli spazi di cui si compone l'abitazione.
La storia dell'immobile e la sua nuova vocazione
La storia dell'immobile è partita nel 2013 quando cioè cominciarono le indagini a carico dell'inquilino dell'abitazione, un soggetto criminale coinvolto in diversi procedimenti giudiziari per reati contro il patrimonio e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Grazie al lavoro di inquirenti e Forze dell'ordine, dell'autorità giudiziaria, dell'Agenzia nazionale dei beni confiscati e del Comune, nel perfetto spirito di quanto previsto dal codice antimafia questo immobilità potrà ora rappresentare per il territorio una potenziale risorsa dal punto di vista economico, poiché consentirà di creare opportunità di lavoro, fornire servizi utili per il cittadino, rispondere a fasce svantaggiate della popolazione ma svolgerà soprattutto una funzione simbolica. Perché dalla restituzione di questo bene confiscato si riparte ribaltando quella che è la logica dell'illegalità. Dove si annidavano illegalità, violenza, omertà e sopraffazione, insomma prenderanno posto i valori della comunità, del benessere e del rispetto".
Le parole del commissario Pane
Per l'occasione a prendere la parola, tra gli altri, è stato il commissario prefettizio Pane, che ha inquadrato la restituzione dell'immobile quale riscatto dalle logiche criminali e spiegato quali potrebbero diventare i suoi nuovi sbocchi.
"Quello di oggi è un momento di festa che denota come lo Stato sia sempre presente ed emerga proprio in situazioni di questo genere. Uno Statto che tuttavia è spesso silenzioso e che vigila sul benessere della comunità. Una vocazione che è necessario che si palesi e iniziative di questo tipo ne rendono proprio il senso. Adesso l'obiettivo è quello di indire una manifestazione di interesse destinato alle associazioni del territorio o comunque dei Comuni limitrofi interessati a istituire una realtà a supporto di soggetti fragili oppure per famiglie indigenti con affitto a canone calmierato".