Sciopero unitario dei lavoratori della raccolta rifiuti dopo la morte di un 23enne
Si chiamava Hamed Mohamed Khalil Assad, aveva 23 anni ed era un lavoratore di origine egiziane e venerdì notte, alle 23.30 circa, è caduto per cause ancora da accertare in un macchinario
Stamattina, 24 aprile 2024, a Cusago presidio unitario dei sindacati per la morte del giovane lavoratore di 23 anni rimasto schiacciato nella notte tra venerdì e sabato da un compattatore per i rifiuti.
Sciopero unitario dei lavoratori della raccolta rifiuti
Si chiamava Hamed Mohamed Khalil Assad, aveva 23 anni ed era un lavoratore di origine egiziane.
Venerdì notte, 19 aprile, alle 23.30 circa, è caduto per cause ancora da accertare in un macchinario di
un’azienda di stoccaggio e trattamento di rifiuti che opera attività di selezione e riciclo di materiali.
"Siamo i lavoratori dell’igiene ambientale e i metalmeccanici di Milano e della Città Metropolitana - hanno fatto sapere le sigle sindacali Cisl, Cgil, Uil e Fiadel - Siamo le organizzazioni sindacali territoriali che rappresentano questo importante settore industriale. Siamo rimasti scioccati per quanto abbiamo appreso venerdì notte. E con il passare delle ore ci siamo sentiti sempre più coinvolti dai fatti che venivano riportati dagli organi di stampa. Oltre a dare le nostre sentite condoglianze a nome di tutti i lavoratori del settore ai familiari di Hamed, ai suoi parenti e ai suoi amici di San Siro, vogliamo esprimere la nostra solidarietà a tutti i suoi colleghi di lavoro che lavorano all’interno dell’azienda".
Un segnale forte per dire stop ai morti
"Abbiamo anche deciso tutti insieme, unitariamente, di dare un segnale forte per quanto
successo, per far sì che l’attenzione si ponga sulle reali condizioni di lavoro che in tutta la filiera industriale dei rifiuti e del loro riciclo avvengono . continuano i sindacati unitari - Per questo, in segno di vicinanza e di solidarietà ai suoi famigliari, amici e colleghi, abbiamo deciso di organizzare un presidio per oggi dalle 8 alle 12. E' un presidio in cui siamo presenti con i delegati di altre tante aziende del settore. Siamo sicuri che la nostra presenza servirà per dare un segnale di forte attenzione, per spingere tutti i soggetti coinvolti a far sì che quanto accaduto non debba più succedere, per liberare il Lavoro dal lunghissimo e inaccettabile elenco di morti e gravi infortuni che tutti i giorni avvengono nel nostro Paese".