L'ex vicepreside Alfonso Cocciolo condannato a oltre 8 anni di carcere
Era finito a processo con altre sette persone con le accuse a vario titolo di corruzione, usura e abuso d’ufficio. "Leggeremo le motivazioni e valuteremo l'opportunità di ricorrere in Appello" la reazione dell'avvocato Roberto Grittini.
Otto anni, 3 mesi e 15 giorni di reclusione insieme a una multa di 14mila euro. E' la condanna inflitta nei confronti l’ex vicepreside dell’Istituto superiore Maggiolini di Parabiago, Alfonso Cocciolo, finito a processo con altre sette persone con le accuse a vario titolo di corruzione, usura e abuso d’ufficio.
La sentenza in primo grado
Nella serata di ieri, giovedì 1 febbraio, è arrivata la sentenza di primo grado da parte del tribunale di Busto Arsizio. Sentenza che era stata appunto preceduta dalla richiesta formulata dal pubblico ministero, Ciro Caramore, proprio a 8 anni e 9 mesi accompagnati da una multa di quasi 14mila euro. Istanze queste che hanno quindi trovato accoglimento.
Lavori "spezzatino" dietro alla condanna
Dietro alla condanna all'ex vicepreside un vero e proprio sistema di spacchettamento degli interventi che all'epoca erano stati affidati dalla scuola. Sistema che consisteva nel percorrere una corsia preferenziale: anziché la regolare procedura di gara, scattava direttamente l'affidamento agli imprenditori coinvolti, evitando al contempo il superamento dei limiti di spesa.
Le indagini e le accuse respinte
Le indagini erano state condotte dalla Guardia di Finanza. A Cocciolo si contestano anche casi di usura. Al momento della notizia di apertura delle indagini si era dimesso dall’incarico di vicepreside della scuola superiore parabiaghese. Cocciolo, lo ricordato, ha sempre negato ogni accusa che gli era stata addebitata. Adesso c'è attesa per le motivazioni.
La parola all'avvocato
"Le leggeremo e valuteremo l'opportunità di ricorrere in Appello", ha dichiarato a tal proposito l'avvocato difensore Roberto Grittini.