La segnalazione

"Cornaredo senza dirigenti scolastici a settembre"

L'ex consigliere comunale e insegnante Saverio Verbari presenta il problema

"Cornaredo senza dirigenti scolastici a settembre"
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Le scuole di Cornaredo senza dirigenti scolastici. E l’ex consigliere comunale, e insegnante, Saverio Verbari non nasconde le proprie preoccupazioni per gli istituti cornaredesi di cui è da sempre strenuo difensore.

Via i dirigenti

«Con il pensionamento del dirigente Andrea Bortolotti dell’Istituto Comprensivo di via IV Novembre ed il trasferimento a Buccinasco del dirigente Tiziana Aloisi dell’Istituto Comprensivo di via L. da Vinci, la scuola di Cornaredo inizierà l’anno scolastico 2023/2024 senza i due dirigenti se non con un reggente, dirigente di un’altra scuola che contemporaneamente dovrà gestirne due. Con un reggente, il posto vacante del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) e due amministrativi che andranno in pensione, l’Istituto Comprensivo di via L. da Vinci si troverà certamente in difficoltà nell’affrontare con tranquillità l’inizio del nuovo anno scolastico. La qualità del servizio formativo sarà compromessa, non per colpa dei reggenti, ma perché nella scuola è sostenuta dalla presenza costante del dirigente scolastico e senza di loro due sono a rischio anche gli obiettivi del PNRR. Se a tutto ciò si aggiunge anche la mancanza dell’Amministrazione comunale perché a seguito delle dimissioni del sindaco è arrivato un commissario prefettizio, mancherà ai due reggenti anche il sostegno dell’Assessore all’Istruzione del comune nella gestione dei servizi e delle attività scolastiche da offrire agli studenti.

"Difficoltà a settembre"

Così prosegue Verbari.

Nelle nostre scuole, da anni è presente una situazione problematica nel plesso Sturzo dove condividono gli spazi gli alunni dei due istituti scolastici. L’Amministrazione comunale non ha mai affrontato seriamente la possibilità di un riordino/dimensionamento della rete scolastica del territorio lasciando ai due dirigenti di risolvere le criticità esistenti nel plesso, che con gli anni hanno cercato di superare. Ora che non ci saranno più loro e nemmeno la politica, tutto sarà nelle mani dei due reggenti che non conoscono la realtà e se dovessero sorgere dei conflitti ciò andrebbe a discapito della popolazione scolastica. Le reggenze assegnate dagli uffici regionali sono state, nell’anno scolastico 2022/2023, poco più di un migliaio e si parla di un aumento per l’anno 2023/2024. Dal primo settembre 2023 andranno in pensione circa 400 dirigenti e ciò significa che si libereranno altre 230/250 istituzioni scolastiche che faranno salire quelle senza un dirigente titolare, si parla di ben oltre le mille e 200 unità. Si tratta, in buona sostanza di una scuola su sei, senza dirigente perché in tutto le istituzioni scolastiche autonome sono circa 8mila. Ciò significa che il prossimo anno, per portare avanti le attività scolastiche e amministrative delle scuole senza il dirigente titolare, altrettanti dirigenti scolastici dovranno seguire due istituti scolastici con tutte le conseguenze legate alla gestione di più scuole, che spesso si articolano su diversi plessi.

Riordino scolastico

Il decremento delle nascite genera negli anni una progressiva riduzione del numero degli alunni per classe, per cui meno studenti meno istituti scolastici. Infatti, con la Legge di Bilancio 2023 la cifra attuale di studenti da assegnare a ciascun istituto, passerà da 600 a 900 circa.
Per tutte queste ragioni ed allo stato dei fatti in cui si trovano i due nostri istituti scolastici, penso che si debba ragionare politicamente nella direzione di un nuovo riordino/dimensionamento scolastico nel nostro territori».

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