IL FATTO E' AVVENUTO DURANTE LA LEZIONE AD ABBIATEGRASSO

Professoressa accoltellata a scuola, anche Nerviano è sotto shock

Elisabetta Condò, 51 anni, è stata insegnante anche alle scuole medie di via Diaz; il ricordo dell'ex preside e delle ex colleghe: "Buona guarigione; servono interventi per la scuola"

Professoressa accoltellata a scuola, anche Nerviano è sotto shock
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Professoressa accoltellata a scuola, aveva insegnato a Nerviano.

Accoltellata dallo studente, il ricordo delle ex colleghe

Elisabetta Condò, 51 anni, è la professoressa accoltellata da un suo studente 16enne. Il fatto, come noto, è accaduto alla scuola superiore Alessandrini di Abbiategrasso. Il ragazzo è stato arrestato. Ma a restare sotto shock, una volta appresa la notizia, è anche la comunità di Nerviano: la prof, infatti, qualche anno fa è stata in servizio alle scuole medie di via Diaz. "A lei facciamo i nostri migliori auguri di pronta guarigione ed esprimere la nostra solidarietà - ricorda Laura Garbagna, preside di allora e oggi in pensione - Ma non dimentichiamoci anche del ragazzo: i giovani vanno sempre aiutati, non ci sono ragazzi cattivi, ma tanti problemi che vanno affrontati".

"Servono stati generali della scuola"

L'insegnante nervianese Clelia Cosenza lancia la sua riflessione: "Servono stati generali per la scuola".

E spiega: "Ero un’insegnante ancora abbastanza giovane quando leggevo notizie di sparatorie in classe negli Usa: c’era di che riflettere e preoccuparsi. A quei tempi, con internet e social ancora lontani da venire, ricordo che si diceva che le tendenze oltreoceano impiegavano circa 10 anni ad arrivare da noi. A qualche collega, tra il serio e il faceto, dicevo allora che mi auguravo di non essere più in classe quando anche nelle nostre scuole qualche studente sarebbe arrivato armato. Da allora forse di anni ne sono trascorsi anche una trentina, ma ho sempre sperato non accadesse mai che un ragazzo arrivasse a tanto, in una nostra scuola. Ciò che è accaduto ad Abbiategrasso non è un caso isolato purtroppo: gli atti di violenza ed aggressioni a scuola sono sempre più frequenti; fatti di cronaca anche recente ci hanno informato che talvolta gli autori sono addirittura i genitori. Perché? Conseguenza del disagio della generazione Z, in relazione anche al lungo periodo di lockdown che li ha privati di relazioni sociali, in una fase dell’età evolutiva in cui queste dovrebbero essere più che mai indispensabili? Ho trovato interessante, in proposito, l’accurato studio della Fondazione Paoletti: 'Generazione Z, generazione Covid: la salute mentale degli adolescenti oggi passa per la capacità di prefigurare il futuro'. L’ emergenza educativa di cui si parla ormai da anni è stata terribilmente amplificata dal lockdown e dalle lezioni in Dad. È urgente intervenire per i ragazzi, ma anche per i genitori non sempre (e non tutti) in grado di assolvere adeguatamente la responsabilità genitoriale. Ma, nel contempo e parallelamente, credo si renda sempre più urgente e indispensabile fornire un adeguato sostegno ai nostri insegnanti, anche sottraendo loro le troppe - e a mio avviso spesso inutili - incombenze burocratiche. Intanto un grande abbraccio, tanta solidarietà e auguri di pronta guarigione alla professoressa Elisabetta. E “Non lasciamoci rubare l’amore per la scuola” come dice Papa Francesco".

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