Violenza sessuale

Caso Confalonieri, nuovo rinvio a giudizio

L'uomo è stato condannato a sei anni e quattro mesi per aver narcotizzato e violentato una sua cliente

Caso Confalonieri, nuovo rinvio a giudizio
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Un nuovo rinvio a giudizio per Omar Confalonieri, l’agente immobiliare nato a Rho e residente a Settimo Milanese già condannato con rito abbreviato a sei anni e quattro mesi di carcere per aver drogato e violentato una coppia di suoi clienti.

Rinvio a giudizio

La Procura di Milano, infatti, contesta all’uomo altri cinque casi in cui Confalonieri avrebbe narcotizzato le proprie vittime per poi abusarne sessualmente. In due di questi cinque casi, secondo gli inquirenti sarebbe stata coinvolta anche la moglie di Confalonieri, la quale è stata sottoposta all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria con l’accusa di violenza sessuale di gruppo in concorso.
Confalonieri, in carcere dal novembre 2021 quando venne arrestato dai carabinieri della Compagnia di Corsico, è stato raggiunto lo scorso luglio dalla seconda ordinanza di custodia cautelare, ed è ora stato rinviato a giudizio.

Condannato a 6 anni

La terribile vicenda, nata secondo il Giudice delle udienze preliminari da «un’accertata parafilia» (anormalità psichica nella ricerca del piacere) della cui gravità Confalonieri non avrebbe «preso coscienza», è stata portata a galla al termine dell’indagine nata dalla denuncia di due vittime di Confalonieri.
La coppia, che si era rivolta all’agente per l’acquisto di un immobile, aveva accusato un malessere dopo un incontro a casa propria per discutere dell’affare. Un malessere seguito da un blackout e da ore di incoscienza.
La terribile verità è venuta fuori grazie alle telecamere che la coppia teneva nella propria abitazione e da quelle presenti in un bar di Settimo in cui la coppia e Confalonieri si erano incontrati poco prima di salire in casa. I filmati all’interno del bar riprendevano infatti Confalonieri che, nel percorso dal bancone del bar al tavolino dove era seduta la coppia, diluiva nella bevanda destinata ai suoi clienti del Lormetazepan, un medicinale a base di benzodiazepine contro l’insonnia, che aveva preparato in una siringa.
Recatisi poi a casa, le telecamere interne mostrano la coppia cadere in uno stato di incoscienza, e Confalonieri abusare sessualmente della donna, per di più alla presenza del figlioletto della coppia.
Per questo episodio, Confalonieri è stato condannato a sei anni e quattro mesi di carcere.
Subito dopo l’arresto, altre persone avevano segnalato di aver vissuto simili malesseri durante incontri con il rhodense, avvenuti anche anni fa.

I precedenti

Inoltre, nel 2007, Confalonieri era già stato accusato di aver drogato un’amica della sua ex fidanzata, ma il caso era infine stato archiviato dal tribunale di Bergamo nonostante fosse stato appurato, secondo l’accusa, che l’uomo avesse servito un gelato pieno di tranquillanti alla donna per poi farle avance sessuali. Nel 2009, invece, era stato condannato dal tribunale di Monza per aver stordito e abusato di una ragazza 18enne a Lentate sul Seveso. Tornato in libertà dopo aver scontato la pena e un percorso rieducativo, Confalonieri aveva aperto la propria agenzia immobiliare in centro a Milano.
E così le indagini dei carabinieri sono proseguite anche dopo l’arresto del 2021, raccogliendo le testimonianze di persone che si sono presentate spontaneamente in caserma ma anche identificando altre possibili vittime grazie al materiale trovato nel telefono e nel computer di Confalonieri. Cinque i «nuovi» episodi accertati: secondo gli inquirenti l’uomo avrebbe utilizzato lo stesso modus operandi, sempre con l’obiettivo di poter soddisfare i propri istinti sessuali su persone incoscienti. In due di questi episodi, anche la moglie avrebbe svolto un ruolo di supporto negli stupri.

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