Via Dante, tutte le famiglie "fragili" hanno lasciato l'immobile pericolante
I nuclei con fragilità hanno lasciato il caseggiato pericolante su cui incombe lo sgombero
Via Dante di Cerro Maggiore, le famiglie con situazioni di fragilità hanno accettato la proposta abitativa del Comune.
Via Dante, famiglie fragili in altre case
Le famiglie "fragili" hanno lasciato il caseggiato di via Dante 68 a Cerro Maggiore, da anni al centro della polemica per la questione sicurezza e degrado e al centro della recente ordinanza del sindaco Nuccia Berra che ne ha decretato "l'inagibilità temporanea" dell'intera struttura e annunciando lo sgombero per le persone che saranno presto trovate ancora all'interno. In questi giorni è stato sottoscritto l'ultimo contratto, il che sta a significare che tutti i nuclei con fragilità sono stati collocati nei 13 progetti abitativi proposti.
I prossimi passi
Ora gli uffici comunali procederanno con gli atti per il distacco delle utenze rimanenti (la scorsa settimana era stato tagliato il gas) in quanto le persone con fragilità sono ora altrove. E quindi il Comune procederà insieme alla Prefettura e Questura per definire la data e modalità dello sgombero. Attualmente, infatti, sono ancora nell'immobile 3-4 nuclei, per un totale di una decina di persone.