Verrà ridisegnato il quartiere

L’attuale scuola primaria Don Milani non ci sarà più

Un polo scolastico che comprenderà tutti i servizi educativi sorgerà nell’area attualmente occupata dalla Gianni Rodari.

L’attuale scuola primaria Don Milani non ci sarà più
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L’attuale scuola primaria Don Milani non ci sarà più. Un polo scolastico che comprenderà tutti i servizi educativi sorgerà nell’area attualmente occupata dalla Gianni Rodari.

L’attuale Don Milani non ci sarà più

Il progetto dell'Amministrazione di Novate Milanese si inserisce in un più ampio ripensamento del paesaggio urbano della zona Ovest della città. Un polo scolastico sorgerà nell’area attualmente occupata dalla Scuola secondaria di I grado Gianni Rodari e in quella immediatamente a nord verso la via Di Vittorio. Verrà completamente ridisegnato il quartiere: questo polo avrà il merito di favorire la riqualificazione strutturale, il miglioramento e l’ampliamento dell’esistente parco di via Baranzate.

Anche la zona Est della città verrà coinvolta nel progetto

Anche la zona Est della città verrà coinvolta nella progettazione atta ad ottenere i fondi del Pnrr: si intercetta, in questo caso, le istanze legate ai servizi educativi della prima infanzia, alla scuola dell’infanzia e alle mense scolastiche. L’obiettivo, questa volta, è migliorare l’offerta educativa nella fascia 0-6 anni.
Grandi cambiamenti per gli alunni delle prossime generazioni novatesi.

Opinioni contrastanti

C’è chi, tra la cittadinanza, non condivide a pieno l’eventualità di rivoluzionare l’impianto scolastico.
"La scuola primaria Don Milani e la scuola dell'infanzia Collodi vengono lasciate nella più assoluta incertezza per il futuro", ha tuonato il Circolo cittadino di Rifondazione Comunista.
"La scuola, per questa Amministrazione, non è al centro, ma in periferia: questa soluzione toglie alle mamme e papà che oggi hanno un polo nido-infanzia-primaria unificato, vicino alla stazione delle Nord, e si chiede il sacrificio di dividersi su scuole lontane e su spazi differenti. Soprattutto, nessuno, ma proprio nessuno, ha chiesto ai genitori novatesi che tipo di scuola desiderano per i propri figli", ha continuato.

La posizione del Comune

Il sindaco Daniela Maldini ha spiegato con chiarezza la posizione del Comune: "Non è una decisione presa su due piedi. Dobbiamo avere una visione lungimirante, abbiamo obiettivi importanti".
IL SERVIZIO COMPLETO E' PRESENTE NELL'EDIZIONE DEL 4 MARZO DI SETTEGIORNI
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