Abbiategrasso

Anffas: altri dieci disabili avranno presto un posto

Diverse le problematiche affrontate in pandemia, dai mancati contributi, all'aumento di richieste post emergenza

Anffas: altri dieci disabili avranno presto un posto
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Anffas Abbiategrasso: altri dieci disabili avranno presto un posto nella parte nuova della struttura. E' quanto ha assicurato il presidente della sezione locale, Alberto Gelpi. Passi in avanti anche in merito ai contributi che l'associazione aspettava da alcuni Comuni, non adeguatesi celermente alla forma dei nuovi servizi offerti da Anffas durante la pandemia.

Anffas: altri dieci disabili avranno presto un posto

Venerdì scorso è stata la Giornata internazionale della disabilità e mai come in questi anni di pandemia chi presenta disabilità è stato messo in difficoltà, insieme alle famiglie. Sul territorio, a tenere aggiornati sulla situazione in questi mesi, ci ha sempre pensato il presidente di Anffas, Alberto Gelpi. Oltre ad aver raccontato la difficoltà di gestire gli ospiti, fissi e del centro diurno, aveva dato l’allarme chiedendo che i Comuni convenzionati con la loro struttura, si adeguassero ai servizi diventati quasi totalmente in remoto e, dove e quando possibile, a domicilio e versassero i contributi dovuti (secondo norma) per gli ospiti. A qualche mese di distanza, Gelpi spiega la situazione sia rientrata.

Le parole del presidente Gelpi

"Possiamo dire di aver passato la bufera. Siamo riusciti a portare a casa quanto da noi richiesto. Con i Comuni, compreso Abbiategrasso, siamo riusciti ad aprire un importante dialogo e venirci incontro. Le trattative sono soddisfacenti, siamo in un momento costruttivo e l’attenzione ai disabili è alta".

Tra qualche settimana 10 ingressi

Per quanto riguarda la struttura di Strada per Cassinetta e le loro attività, durante il lockdown è aumentato il numero di disabili fortemente bisognosi di supporto:

"La lista contava una 50 di richieste, di cui 20 gravi; 10 siamo pronti ad accoglierli nella nuova parte di struttura, dovrebbe essere questione di settimane. Stiamo spingendo al massimo proprio perché sono situazioni molto precarie ed i Comuni devono (sovente lo stanno facendo) supportarci, stante le difficoltà che comprendo".

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