Cisl: "In città mancano i medici di base"
Sindacato dei pensionati Cisl in assemblea per il sesto appuntamento degli iscritti alla federazione. Tema: la Sanità locale
Cisl: "In città mancano i medici di base". Martedì 19 ottobre, a Bollate, nella tensostruttura San Giuseppe di piazza Don Carlo Elli, si è tenuta l’assemblea precongressuale del sindacato dei pensionati Cisl Milano Metropoli.
Cisl: "In città mancano i medici di base"
Il tema emerso con forza e centrale nel dibattito dell'assemblea Cisl di martedì 19 ottobre, è stato quello della sanità territoriale, nel dettaglio dei medici di base. "A Bollate è molto sentito il problema dei medici di medicina generale - ha evidenziato il sindacato - Negli ultimi anni diversi medici sono andati in pensione e il ricambio è tuttora difficoltoso. La carenza dei medici di base è sentita anche nei comuni limitrofi e il futuro della sanità territoriale preoccupa i pensionati".
L'assemblea
L’assemblea è stata introdotta da Gabriella Tonello, segretario generale di Fnp Cisl Milano Metropoli, da Luigi Maffezzoli, segretario e da Renata Ricci, coordinatrice della Fnp per Bollate. Le assemblee degli iscritti della Federazione dei pensionati si svolgono in vista del Congresso di Fnp Cisl Milano Metropoli, previsto per i giorni 1 e 2 dicembre, ma sono anche occasione per discutere dei temi più importanti sul territorio. Il territorio del bollatese, nell’organizzazione delle sedi di Fnp Cisl Milano Metropoli. comprende: Bollate, Baranzate, Novate Milanese, Senago, Garbagnate Milanese, Cesate, Paderno Dugnano e Solaro. Il sindacato dei pensionati Cisl conta in questa area circa 3000 iscritti. Nel ruolo di coordinatore della Rls per la zona di Bollate è stata confermata Renata Ricci.
I dubbi della Cisl sulla riforma Regionale
Sulla riforma della sanità lombarda sono molti i dubbi del sindacato: “Abbiamo presentato degli emendamenti alla proposta regionale di riforma della legge 23”, ha detto Gabriella Tonello, “ma se non saremo ascoltati saremo pronti a tornare in piazza. La bozza di riforma non è sufficiente per coprire le carenze dei servizi sanitari sul territorio, manca un intervento sui medici di medicina generale, che sono sempre di meno e il progetto sulle case di comunità è lacunoso”.