Saronno: arrestati due giovani milanesi per rapina
Coinvolti nell'operazione di indagine e poi cattura, anche i carabinieri della Compagnia di Rho
Nelle prime ore del pomeriggio di venerdì 17 settembre, sono scattate le manette per due giovani milanesi: Brian Modesto del 2002 e Ahmed Amin Adil Abdulhakim del 1993. Le forze dell'ordine li ritengono responsabili della rapina compiuta in una gioielleria di Saronno, lo scorso 19 giugno.
Saronno: arrestati due giovani milanesi per rapina
La rapina
La vicenda ha origine il pomeriggio di sabato 19 giugno scorso, quando due soggetti, arrivati a bordo di un motociclo, risultato poi rubato, si sono recati vicino all’area pedonale di Saronno, molto affollata quel giorno. La coppia di criminali con il volto travisato da casco, mascherina e sciarpe e con un’arma in pugno, poi rivelatasi a salve, hanno fatto irruzione all’interno di una gioielleria del centro, immobilizzando dipendenti e clienti. A quel punto hanno fatto man bassa di gioielli e contanti per un valore di circa 6000 euro. Riempita la borsa i due ladri hanno provato a fuggire, ma l’intervento di alcuni passanti, dei titolari della gioielleria e di una pattuglia di carabinieri di quartiere che transitavano in quel momento nelle vicinanze, non dava loro il tempo di salire sul motociclo, costringendoli a proseguire la fuga a piedi, facendo perdere le loro tracce nelle vie del centro, liberandosi però di gran parte della refurtiva, probabilmente per agevolare la loro fuga e passare più inosservati. Beni poi recuperati e riconsegnati ai proprietari.
Le indagini
I carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Saronno, con il supporto dei colleghi competenti per territorio della Compagnia Milano Porta Monforte e della Compagnia di Rho, coordinati dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, si sono subito messi ad indagare sulla rapina. Dichiarazioni dei testimoni e delle vittime, l’analisi delle immagini dell’impianto a circuito chiuso all’interno della gioielleria, la visione di decine di ore di immagini acquisite dagli impianti di videosorveglianza delle vie adiacenti e localizzazioni satellitari, dopo alcuni giorni è già stato possibile documentare il percorso che i due malviventi avevano seguito durante la loro fuga. Uno snodo fondamentale per il riconoscimento dei rapinatori è stato che i due, a poche centinaia di metri dal luogo della rapina, si sono introdotti in un cortile privato per cambiarsi i vestiti.
Ripresi dalle telecamere a volto scoperto
Dalla successiva visione delle immagini di video sorveglianza e telecamere private disseminate lungo un ipotetico percorso di allontanamento, i due giovani sono stati riconosciuti ripresi a volto scoperto, Le immagini acquisite attraverso sistemi di comparazione con foto segnaletiche di soggetti pregiudicati hanno quindi fornito un primo riscontro circa la possibile identità dei due esecutori della rapina. I successivi servizi di osservazione e pedinamento eseguiti dai carabinieri di Saronno hanno consentito di confermare l’identità dei due soggetti, permettendo poi l'arresto.
Uno dei due soggetti si trovava già detenuto presso il carcere di Bollate mentre il più giovane è stato rintracciato, grazie ad un mirato servizio di osservazione, nello stesso istituto di pena intento a fare visita al fratello anch’esso ristretto. Sono in corso ulteriori accertamenti per verificare l’eventuale ruolo di complici nella città di Saronno che possano aver dato supporto logistico o indicazioni utili ai due arrestati.