Trenord chiede risarcimento a MiMoAl, la solidarietà dei Comitati pendolari
Dopo la richiesta di risarcimento di Trenord a MiMoAl, i Comitati pendolari e dei Viaggiatori lombardi esprimono la loro solidarietà all'associazione.
Dopo la richiesta di risarcimento di Trenord a MiMoAl, ovvero il gruppo dei pendolari della linea ferroviaria Trenord Milano-Mortara-Alessandria, i Comitati pendolari lombardi esprimono la loro solidarietà all'associazione.
La solidarietà dei pendolari
"I Comitati dei Pendolari e dei Viaggiatori del Trasporto Pubblico Locale della Lombardia esprimono la loro più profonda solidarietà morale e, qualora necessario, anche materiale nei confronti dell'associazione MiMoAl, che, a detta di Trenord, avrebbe utilizzato indebitamente un filmato pubblicitario pubblicandolo sul proprio sito facebook, diffamando ed offendendo la società con immagini 'lavorate' con contenuti fuori luogo - hanno scritto in una nota stampa - In realtà detto filmato era stato semplicemente integrato con l’aggiunta di una tabella con le cancellazioni dei treni, presa da fonti ufficiali, e pertanto non si comprende dove stia la diffamazione.
A riprova del fatto che non si tratti di illazioni, ma della mera esposizione di una situazione di reale criticità della linea Milano-Mortara-Alessandria, ci preme ricordare che è stato riconosciuto a tale tratta, da Regione Lombardia, il diritto al bonus per nove mesi su dodici, e questo nonostante la drastica diminuzione dei viaggiatori e delle corse effettuate durante e dopo il Lockdown".
"I veri danneggiati sono i pendolari"
"Pertanto, mentre Trenord lamenterebbe un presunto danno d'immagine, nella realtà i veri danneggiati sono i pendolari, che, da sempre, a causa dei continui ritardi, cancellazioni, limitazioni e difetti di comunicazione (sia di Trenord che di RFI), subiscono gravi danni patrimoniali (ore di permesso ecc.) e danni alla propria vita di relazione - hanno continuato - Quanto sopra senza tralasciare la questione rimborsi abbonamenti legati al Covid ed alle sue conseguenze (smart working ecc.), che, anche a causa delle informazioni imprecise e discordanti diramate, nonché della modalità iniqua di calcolo dei rimborsi sugli abbonamenti annuali prevista del Regolamento Tariffario regionale, hanno provocato un ulteriore danno economico a migliaia di pendolari che si sono quindi visti annullare il rimborso".
"Noi disponibili al confronto... e voi?"
Poi i Comitati Pendolari e dei Viaggiatori hanno continuato: "Ribadiamo ancora una volta che i Rappresentanti dei Comitati Pendolari e dei Viaggiatori sono da sempre disponibili ad un leale e sereno confronto costruttivo sui tutti i temi del Trasporto Pubblico Locale, nonché sul tema dell'erogazione dei servizi e sui contenuti del nuovo Contratto di Trenord. Disponibilità al confronto che, invece, non ci pare vi sia da parte di Regione Lombardia e di Trenord. Basti ricordare che, nonostante le gravi criticità sui Servizi di Trasporto Pubblico determinate dall'emergenza Covid, dal novembre 2019 non sono più stati convocati i Tavoli di confronto di quadrante previsti dalla L.R. 6/2012 e nonostante siano state introdotte modifiche agli orari, anche con carattere permanente, per i quali l’obbligatorietà della comunicazione preventiva è invece sancita dalla legge".
"Speriamo in un ritorno al dialogo"
"Poiché siamo certi che sia stato male interpretato l’intento degli amici dell’associazione Mi.Mo.Al, auspichiamo che, da parte di Trenord, nonché di Regione Lombardia, ci sia un pronto e concreto segnale di ritorno al dialogo con i rappresentanti dei Comitati e dei Viaggiatori, affinché si torni a mettere al centro dell’attenzione le esigenze delle centinaia di migliaia di viaggiatori che tutti i giorni scelgono di viaggiare con Trenord" hanno chiosato.