FERVONO I PREPARATIVI

Torna la Sagra di San Lorenzo e stavolta lo fa in anticipo

Dal buon cibo alla musica. Dai giochi alla tradizione, passando per gli appuntamenti religiosi e culminando col divertimento in senso più ampio. Da venerdì 30 agosto a lunedì 9 settembre il ritorno della manifestazione pronta ad animare la frazione omonima parabiaghese

Torna la Sagra di San Lorenzo e stavolta lo fa in anticipo
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Dal buon cibo alla musica. Dai giochi alla tradizione, passando per gli appuntamenti religiosi e culminando col divertimento in senso più ampio. Da venerdì 30 agosto a lunedì 9 settembre torna la Sagra di San Lorenzo a Parabiago, e lo fa con un ricco programma che spazierà dagli appuntamenti ormai immancabili, come la corsa inaugurale, la Cur sagra, alle certezze, come l'istituzione di un punto ristoro che rimarrà attivo nell'arco dell'intera festa e a cui per la prima volta si affiancheranno i pranzi domenicali, fino ad arrivare alle novità, con l'iniziativa Pompieropoli, il progetto di educazione stradale e le proposte danzanti targate Arteritmica.

Don Luigi ha dato il senso della sagra

«Si avvicina un momento gioioso della vita della nostra comunità parrocchiale» ha commentato don Luigi nell'opuscolo in distribuzione in queste ore da parte dello staff che anche quest'anno si compone di oltre 100 volontari pronti a replicare il successo riscosso nelle annate precedenti. Una sagra che, sempre secondo il sacerdote, si può considerare «bella per la celebrazioni del nostro Santo Patrono San Lorenzo. In particolare, le Messe, gli anniversari di matrimonio e la processione. Bella per i momenti di divertimento e di attività che faremo insieme. Bella anche per i momenti di condivisione legati al cibo, all'allegria e all'amicizia».

Anche quest'anno, ha concluso il sacerdote nel suo intervento, «abbiamo messo tutto il nostro impegno per rendere la nostra festa sempre più gioiosa e partecipata; avremo infatti giochi e intrattenimento per tutte le fasce d'età». Lo stesso ha infine lanciato un appello affinché «chi volesse dedicarci un po' del proprio tempo ed energia è il benvenuto».

Il programma

Il tutto si svolgerà in orario per 10 serate non stop. La partenza sarà anticipata il 29 agosto dalla Messa in ricordo degli amici della sagra e sarà quindi scandita, il giorno dopo, dai festeggiamenti, e il conseguente avvio, del decennale della Cur sagra, la corsa non competitiva che si snoda su un percorso che andrà dai 5 ai 10 chilometri. Tutto ciò andrà di pari passo con lo svolgimento della 800 metri riservata ai più piccoli.

Tra i momenti più significativi, spiccano inoltre quelli, giusto per citarne alcune, in compagnia della band musicali, prima con l'Iwt Italian women tribute, poi con la Grooveoldboys rockband, il 3ioGino Rockband, la Jetlag band, l'Harp 'n' roll e l'Elite band. Ma spiccano anche quelli all'insegna delle canzoni in dialetto con Il Barbapedana, del canto, dello sport, con partite di calcio (tra rioni) e basket (al fianco dei Rooster) e il canto. Meritevoli d'attenzione anche gli spazi che vedranno al centro la banda musicale San Lorenzo, l'associazione Parabiago medievale, e l'educazione stradale, con Artein para e Polizia Locale e l'Associazione Vigili del Fuoco di Milano, con l'attesisssimo Pompieropoli. Ciliegina sulla torta della kermesse, saranno quindi i fuochi d'artificio previsti per la penultima serata, l'8 settembre.

Il fronte ristoro

Non mancheranno le sorprese anche sul fronte culinario. La cucina proporrà infatti un piatto tipico per ogni sera. Tra pizzoccheri, fagioli alla Texana, pasta, grigliata e fritto misto. Saranno presenti diversi tavoli dove poter consumare il proprio pasto in compagnia. Ma è anche prevista la possibilità dell'asporto tramite prenotazioni che saranno disponibili direttamente sul sito della sagra attraverso il Qr code. La macchina organizzativa si è già messa in moto da tempo. Anche perché, hanno fatto sapere dal Comitato Sagra, «l'obiettivo è fare sempre di meglio».

Grande lavoro da parte degli organizzatori

Giocoforza, tale sagra sarà «molto partecipata» e avrà alle spalle «tanto lavoro da parte degli organizzatori che hanno saputo rinnovarsi e creare un ricambio generazionale nel corso degli anni». L'unica vera spinta di chi lavora nel dietro le quinte, tuttavia, ha a che fare con la voglia di mantenere viva questa tradizione. Tradizione che è ormai alle porte.
Mattia Ferrara

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