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Giornate Fai d’autunno: diversi gli edifici visitabili nell’Ovest milanese

Tanti i siti visitabili che possono essere scoperti da iscritti al Fai e non

Giornate Fai d’autunno: diversi gli edifici visitabili nell’Ovest milanese

Sono diversi i beni che nel fine settimana dell’11 e 12 ottobre rimarranno aperti nell’Ovest milanese da Abbiategrasso a Rosate.

Giornate Fai d’autunno: diversi gli edifici visitabili nell’Ovest milanese

  • EX CONVENTO DELL’ANNUNCIATA – ABBIATEGRASSO

La chiesa si presenta molto semplice all’esterno, ma all’interno conserva un magnifico ciclo di affreschi datati 1519 con le Storie della Vergine, firmato da Nicola Mangone da Caravaggio, detto il Moietta (1480 circa – 1546), artista leonardesco, attivo in Lombardia.
Il restauro è opera di Pinin Brambilla Barcilon che ha condotto il ventennale restauro dell’Ultima Cena di Leonardo da Vinci.

Il chiostro è stato interamente recuperato nell’aspetto originale e presenta decorazioni di epoche diverse. L’ex refettorio presenta due significativi affreschi anonimi: una vivace Ultima Cena risalente all’inizio del ‘600 ed il pregevole ciclo tripartito sul tema della Resurrezione della fine del ‘400.
Nel marzo 1466 il duca Galeazzo Maria Sforza scampava a un’imboscata tesagli mentre rientrava dalla Francia. Come voto di ringraziamento, nel 1469 promuoveva l’edificazione del convento che fu poi soppresso il 12 maggio 1810 ed adibito a sezione maschile della Pia casa degli incurabili fino al 1873.
Ceduto a privati, il degrado fu accelerato dalla destinazione a residenza popolare.
L’amministrazione comunale acquisì lo stabile nel 1997 e ne ultimò il restauro nel 2007.

📍 Via Pontida 22 Abbiategrasso

🗓 sabato 11 e domenica 12 ottobre 2025
🕙 dalle 10.00 alle 18.00 (ultimo turno 17.30)

♿️ accessibile

🐶 durante la visita i vostri amici a 4 zampe potranno restare fuori in attesa

  • CASCINA PAU’ – ROSATE

La visita è riservata esclusivamente agli iscritti FAI
Documenti d’archivio ne attestano l’esistenza già all’inizio del 1200. Fece parte del feudo degli Avogadri, passò al collegio dei Gesuiti di Monza e quindi all’ospedale di Monza. Nel 1864 i fratelli Benzoni acquistarono la cascina, che divenne poi proprietà dei Signorelli e dei Morosini.
L’insieme degli edifici che la compongono si dispone ad U, attorno a una corte aperta, con la casa padronale di fronte all’ingresso, affacciata sull’aia.
Le stanze della casa padronale, solitamente non accessibili al pubblico, si apriranno durante le Giornate FAI. Completamente ristrutturate e arredate con mobili ed oggetti originali, presentano ancora tracce della presenza dei nobili proprietari che si sono succeduti, tra le quali un’iscrizione con monogramma di Cristo che ci riporta al periodo in cui i proprietari furono i Gesuiti.
Alcuni ambienti della cascina ospitano la “Raccolta di oggetti e attrezzi della civiltà contadina”, un angolo di passato realizzato per volontà della Dott.ssa Candida Morosini, mecenate di associazioni musicali e culturali, insignita alcuni anni fa dell’Ambrogino d’oro.

📍 SP 38 Rosate (Case Sparse).
La strada di accesso non è asfaltata e di ridotte dimensioni.
🕙 Sabato 11 dalle 10.00 alle 18.00 (ultimo turno alle 17.30)
Domenica 12 dalle 10.00 alle 16.30 (ultimo turno alle 16.00)
♿️ accessibile
🐶 durante la visita degli interni, i vostri amici a 4 zampe potranno restare fuori in attesa

  • VILLA RUSCONI E LA VIA CRUCIS DI GAETANO PREVIATI – CASTANO PRIMO

Il primo nucleo di Villa Rusconi risale probabilmente alla fine del Quattrocento.
Nell’Ottocento passò ai Corti, industriali milanesi, che costruirono un’avanguardistica filanda a vapore sui terreni adiacenti. Nel 1923 il complesso fu acquistato dal Cav. Rusconi, illuminato industriale tessile. Dal 1970 è proprietà comunale. Nel 1992 la Villa subì un incendio al quale seguirono importanti restauri.
Al suo interno diverse sale conservano ancora affreschi con scene allegoriche, mitologiche e finte architetture arricchite da soggetti classici. Le pitture sono variamente datate a partire dal tardo Cinquecento – inizio Seicento. Splendido lampadario di Murano nel salone centrale.
La Via Crucis è composta da quattordici stazioni affrescate da Gaetano Previati, un’opera giovanile realizzata tra il 1883 e il 1888, poco conosciuta, ma significativa per comprendere le sue prime ricerche artistiche.
L’artista, ancora agli esordi, sperimenta qui una tavolozza grigio-bruna e una composizione unitaria, che fonde le stazioni in una narrazione senza soluzione di continuità. Dopo lunghi anni di abbandono e danni da umidità, gli affreschi furono strappati e restaurati tra il 1967 e il 1969 da Ottemi della Rotta.
📍 Via Corio Castano Primo
In via Coiro non ci sono parcheggi. Suggeriamo di parcheggiare nelle vicinanze
🕙 Sabato 11 dalle 10.00 alle 17 (ultimo turno 16.30)
Domenica 12 dalle 10.00 alle 18.00 (ultimo turno 17.30)
♿️ accessibile
🐶 durante la visita i vostri amici a 4 zampe potranno restare fuori in attesa

  • VILLA GROMO DI TERNENGO – ROBECCO S/NAVIGLIO

Sito aperto solo Domenica 12 Ottobre
La Villa è un complesso privato di rilevantissima importanza storica e culturale.
Da severa villa trecentesca fu addolcita dallo stile barocco lombardo nel 1679.
Sino ad oggi è stata tramandata di generazione in generazione ed ha più volte cambiato il suo nome perché portata come dote nuziale della figlia primogenita.
Prese il nome di “Gromo di Ternengo” nel 1884, quando la Marchesa Antonietta Negrotto Cambiaso sposò Emanuele Gromo Richelmy Conte di Ternengo.
Al suo interno la Sala delle Stagioni, una sala di conversazione con un particolare mobile del 1600 un tempo archivio della famiglia Gromo; la Sala delle Scritture, una sala da musica con il ritratto della Contessa Maria Gromo Richelmy di Ternengo; lo Studio con alcune sentenze del Regno d’Italia; la Sala Rinascimento e la Sala Rosa; la Limonaia che ospitava, oltre a limoni ed altri agrumi, delle essenze esotiche e palme.
Il parco di 16 ettari segue il progetto seicentesco della villa; cintato su tre lati dalle antiche mura, mentre le acque del Naviglio Grande fanno da barriera naturale sul lato est dove si trova “La Sirenella”, piccolo padiglione che deve il suo nome ad una statua di sirena che accoglieva gli ospiti in arrivo alla villa in barca.
📍Strada Casati Robecco sul Naviglio
L’accesso si imbocca dal rondò sulla strada statale 526 dell’ Est Ticino, situato poco prima dell’ingresso in paese provenendo da Abbiategrasso.
Impostare sul navigatore Villa Gromo di Ternengo in Via Casati, evitare di seguire qualsiasi altra indicazione che il navigatore dovesse fornire.
Non andate nel centro del paese!
🕙 Domenica 12 ottobre dalle 10.00 alle 18 (ultimo turno alle 17.30)
♿️ Segnaliamo che gli spazi interni sono limitati e con presenza di componenti di arredo delicati.
🐶 durante la visita i vostri amici a 4 zampe potranno restare fuori in attesa

  • ROSATE – VISITA ITINERANTE

Il borgo di Rosate nasconde molte curiosità conservatesi con cura nel corso dei secoli. Il percorso alla scoperta di questa piccola realtà dell’hinterland milanese avrà inizio da Palazzo Ambrogio da Varese, oggi sede comunale e, un tempo, antica fortezza cittadina. Il suo passato è testimoniato da affreschi presenti nell’attuale sala consiliare. Tra gli stemmi delle casate medievali, è esposto anche un altro cimelio artistico ossia la Crocifissione di Cesare Andreoni, importante esponente della corrente futurista di cui si conserva anche la Via Crucis nella Cappella di San Giuseppe, ultima tappa dell’itinerario. La visita di Rosate non potrà tuttavia prescindere dalla scoperta dei cimeli custoditi nella vicina chiesa di Santo Stefano. Qui si custodiscono infatti alcuni antifonari, ossia manoscritti risalenti al XIV – XV secolo, utilizzati durante il canto liturgico del rito ambrosiano. La loro unicità? Di tali fattezze se ne conservano solo 62 al mondo e due di essi sono proprio qui a Rosate.
📍 Via Vittorio Veneto 2 – Rosate
🗓️ sabato 11 dalle 10.00 alle 18.00 (ultimo turno alle 17.30)
domenica 12 ottobre dalle 10.30 alle 18.00 (ultimo turno alle 17.30)
♿️accessibile

Le Giornate FAI di Autunno si inquadrano nell’ambito delle iniziative di raccolta pubblica di fondi occasionale (Art 143, c 3, lett a), DPR 917/86 e art 2, c 2, D Lgs 460/97). A coloro che decideranno di partecipare verrà suggerito un contributo non obbligatorio a partire da 3 euro, utile a sostenere la missione della Fondazione consistente nella cura e tutela del patrimonio culturale italiano.