Enogastronomia e cultura slow foodiche

Al via la 26esima edizione di Abbiategusto

Stamattina il taglio del nastro della kermesse che per tutto il fine settimana trasformerà la città del leone nella capitale del buon cibo e di uno stile di vita sano.

Al via la 26esima edizione di Abbiategusto

Taglio del nastro per la 26esima edizione di Abbiategusto,

Abbiategusto, un fine settimana nel segno del buon cibo e di uno stile di vita sano

Abbiategrasso per un fine settimana è la capitale delle eccellenze enogastronomiche con la 26esima edizione di Abbiategusto. Il Castello, piazza Marconi e il quartiere Fiera sono le mete della golosità, il centro nevralgico della kermesse è la Fiera, rivaluta dopo anni in cui era stata accantonata. Quest’anno sono ben 25 le Città slow che promuovono la qualità della vita, il cibo sano e sostenibile, tra cui due novità dalla Turchia, oltre alle città gemellate, la francese Langres e la tedesca Ellwangen, dal 1991. Degustazioni, laboratori, ma soprattutto stand con le eccellenze gastronomiche della nostra nazione, ma anche eventi benefici per aiutare le realtà del territorio.

Stamattina il taglio del nastro di “una kermesse che valorizza il territorio e la città”

A inaugurare la kermesse, questa mattina sabato 29 novembre, con la benedizione di monsignor Angelo Puricelli che ha consigliato “Fatevi un giro tra queste prelibatezze con calma, come suggerisce la filosofia delle città slow”, sindaci del territorio, rappresentanti delle istituzioni, oltre all’onorevole Umberto Maerna, al senatore Massimo Garavaglia, all’onorevole Fabrizio Cecchetti, all’europarlamentare Isabella Tovaglieri e alla consigliera regionale Silvia Scurati

Il sindaco di Abbiategrasso Cesare Nai ha spiegato:

“Una tradizione che dura da 26 anni, l’eccellenza enogastronomica italiana e quest’anno anche internazionale giace sui banchi di questi espositori. Una kermesse che ci identifica e valorizza il nostro territorio e la città di Abbiategrasso. Un vero simbolo”.

Uniti dal contesto e dal pensiero gli altri ospiti. L’eurodeputata Tovaglieri ha precisato:

“È fondamentale difendere e rivendicare i nostri prodotti di qualità e le eccellenze, qui non siamo solo alla fiera del buon cibo e dei sapori, qui siamo anche a una fiera della cultura del nostro territorio che dobbiamo proteggere e valorizzare”.

Gli fa eco anche la consigliera regionale Scurati:

“Qui siamo a una rassegna che esalta il buon cibo, quello sano, contrariamente a quanti vorrebbero sottoporci dei prodotti biologicamente modificati o geneticamente alterati. Questi rappresentato la nostra eccellenza, sinonimo anche di benessere e soprattutto salute”.

Come poi ha rimarcato anche l’onorevole Maerna, è un’esposizione “per portare aventi l’identità del territorio , ma anche la sapienza, e consolidare la capacità delle nostre aziende agricole e dei nostri agricoltori che ci consentono di nutrirsi con cibi sani e naturali”.