Canegrate

Un roseto in ricordo di Lea Garofalo FOTO e video

Vittima innocente, è stata una delle poche donne a ribellarsi alla 'Ndrangheta

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Un roseto in ricordo di Lea Garofalo inaugurato domenica 4 ottobre.

Un roseto in ricordo di Lea Garofalo

Domenica 4 ottobre il Tavolo Antimafie ha inaugurato nella sede delle Associazioni “Peppino Impastato” a Canegrate, il Roseto di Lea Garofalo. Lea è la figura sulla quale il Tavolo aveva incentrato l'attività di quest'anno, bloccata dall'emergenza Covid.
Le associazioni che costituiscono il Tavolo Antimafie, alla presenza del sindaco e degli assessori Auteri, Meraviglia e Modica hanno messo a dimora le tre piante di rose: due rose rosse e una bianca per una "Madre Coraggio", una testimone di giustizia, un'eroina della lotta contro la 'Ndrangheta.
Tre ragazzi del laboratorio teatrale ed alcuni esponenti delle associazioni hanno poi letto testi e poesie accompagnati dalla chitarra. Il roseto è contiguo all'ulivo di Falcone e Borsellino, e una targa rivolta verso chi passa sulla via Bramante cita: “ROSETO LEA GAROFALO MADRE CORAGGIO”.

La biografia di Lea

Nata a Petilia Policastro nel 1974, in una famiglia legata alle faide 'ndranghetiste, subì la morte del padre e l'affiliazione del fratello. A 13 anni conobbe Carlo Cosco e fuggì con lui a Milano, sperando di uscire dall'ambiente malavitoso. A soli 17 diede alla luce Denise. Testimone di giustizia, sottoposta insieme alla figlia al programma di protezione, testimoniò sia sulle faide interne alla sua famiglia di origine,che su quella di Carlo. Il 24 novembre 2009 Cosco la trascinò in un appartamento dove fu picchiata e strangolata. Il suo corpo fu dato alle fiamme e sciolto nell'acido. Vittima innocente, è stata una delle poche donne a ribellarsi alla 'Ndrangheta.

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