La marcia si è svolta tra piazza mercato e il centro fino al campetto Colia a Garbagnate Milanese
Dal centro alla periferia con le fiaccole
Una fiaccolata silenziosa piena di ricordi. Un misto di pensieri negativi e piacevoli. Oggi Valentino Colia avrebbe spento 18 candeline ma da quel 18 luglio del 2023 non c’è più. A stroncare la sua vita sulla strada è stato il furgone guidato da Bodgan Pasca ubriaco, senza patente valida. La fiaccola dei suoi 18 anni è partita l’8 ottobre alle 20.30 da piazza mercato e ha percorso silenziosamente tutta via Varese fino al centro storico di Garbagnate per poi approdare al campo di basket comunale intitolato a Valentino Colia in via Pasubio. Luogo per altro molto frequentato dal giovane cestita e dai suoi amici. L’organizzazione della marcia è merito anche dei volontari dell’associazione intitolata a Valentino
Le parola della mamma di Valentino
“Vogliamo ricordarlo con un gesto d’amore e di solidarietà, per non dimenticare – detto la mamma Emilia Nastasi – Illuminiamo le strade di Garbagnate con le nostre fiaccole un simbolo di calore, luce e amore. Ricordiamo insieme Valentino, la sua gioia di vivere e il suo sorriso stroncato senza un perchè”
Presente anche l’amministrazione comunale
Il corteo che si è formato era di oltre duecento cittadini, per la maggior parte famiglie con bambini ma sopratutto tanti ma proprio tanti giovani. Hanno risposto all’appello tutti i ragazzi che giocavano con lui a basket, fratelli, sorelle e amici delle uscite serali, poi gli allievi del collegio salesiano di Arese con il suo direttore don Davide Perego. Non sono mancati tra i portatori della fiaccola l’assessore comunale Primavera Abate, il vicesindaco Simona Travagliati e alcuni consiglieri comunali in rappresentanza del Comune. Presenti anche rappresentanti dell’opposizione a dimostrazione del fatto che di fronte alle grandi emozione sono tutti uniti.
Un atto d’amore dell’associazione
Nella mattinata di mercoledì i genitori di Valentino con l’associazione a lui dedicata sono stati a Bosisio Parini nel centro Noah che tratta i bambini affetti da autismo. I locali sono stati appena ristrutturati grazie al sostegno della omonima associazione.