come cultura della cura e della pace

Magenta: riprende la preghiera interreligiosa

Ebrei, buddisti, islamici, ortodossi e cattolici si ritroveranno l'1 gennaio alle 12.15.

Magenta: riprende la preghiera interreligiosa
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Magenta: riprende la preghiera interreligiosa, come cultura della cura e della pace.

Magenta: riprende la preghiera interreligiosa

Riprende la preghiera interreligiosa: dopo l’iniziativa del 14 maggio, venerdì 1° gennaio alle ore 12.15 ebrei, buddisti, islamici, ortodossi e cattolici si riuniranno sempre a Magenta, in piazza della Liberazione per riannodare il filo dell’intendere comune, dell’attenzione verso chi è ancora vittima della pandemia e verso chi si adopera ogni giorno per assisterli, curarli, guarirli.

Ed è proprio sotto il segno della cura che la Comunità Pastorale di Magenta ripropone questa iniziativa di preghiera. «Prendendo spunto dal Messaggio del Santo Padre Francesco per la 54ª Giornata Mondiale della Pace, che si celebra il 1° gennaio 2021 sul tema “La cultura della cura come percorso di pace” – e in particolare dal nono punto “Non c’è pace senza la cultura della cura” -, vogliamo rinnovare questo percorso di preghiera», spiega il parroco don Giuseppe Marinoni.
Per motivi legati alla sicurezza in tempo di pandemia, al momento di preghiera, cui aderirà anche il sindaco Chiara Calati, saranno presenti in piazza unicamente i rappresentanti delle comunità: ebraica (Daniele Molho), buddista (Simona Lesmo), islamica (Ayub Akhter), ortodossa (padre Ioan Cumurciuc) e cattolica (don Giuseppe Marinoni). Ma tutte le famiglie sono invitate ad unirsi all’invocazione della pace restando nelle loro case, esponendo alle finestre un lume in segno di partecipazione.
Il momento di preghiera sarà trasmesso via web, attraverso il canale Youtube “Comunità Pastorale Magenta”.
Al termine, don Giuseppe consegnerà ai rappresentanti una copia dell’enciclica “Fratelli Tutti” e un simbolo di pace.
«Questa Giornata ci aiuta a riscoprire ancora una volta il bellissimo valore della fratellanza umana», conclude lo stesso parroco.

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