Incontriamoci ... al Guado: incontri d’arte e cultura dalla Cascina del Guado
Incontriamoci ... al GUADO - Incontri d’arte e cultura dalla Cascina del Guado. Progetto a cura di Francesco Oppi con Franco Manzoni. In collaborazione con Schema, rivista di poesia e Libreria Bocca dal 1775.
Incontriamoci ... al Guado: incontri d’arte e cultura dalla Cascina del Guado
Prendono avvio il 28 dicembre con il grande artista cileno Hector Roberto Carrasco (conosciuto come Mono) gli incontri alla Cascina del Guado realizzati da Guado Officine Creative dal 1969 (“Una delle iniziative artistiche e culturali più rilevanti scaturite dal ’68 in Italia”). Carrasco, fondatore della Brigada Ramona Parra, vive e lavora anche in Italia (fu anche al guado) dal 1974, anno in cui è arrivato dal suo paese come rifugiato politico, dopo l’avvento della dittatura di Augusto Pinochet.
Francesco Oppi con il supporto scientifico di Franco Manzoni conduce una serie di incontri con artisti, intellettuali, Enti e Istituzioni, docenti, operatori culturali e personalità della società civile... Ne scaturisce un dibattito culturale e sociale che intende affrontare varie tematiche tra cui la più rilevante è quella relativa al ruolo degli artisti nelle comunità e, più diffusamente, quella del loro contributo nella costruzione e diffusione della cultura nella società. Gli incontri alla storica Cascina del Guado, faro da oltre cinquant’anni per giovani artisti e intellettuali, si pongono come valido mezzo di diffusione di temi e stimoli nel vuoto lasciato dall’impossibilità di organizzare momenti culturali in presenza.
Gli eventi online (in diretta su facebook e poi disponibili sul canale YouTube delle Officine Creative del Guado) riaffermano con forza il peso specifico dell'arte e dei suoi protagonisti, affinché sia riconosciuto e valorizzato il compito fondamentale della sperimentazione dell’arte anche nella costruzione di modelli di intervento socio-culturale.
Il primo ciclo si conclude nel nome di un premio nobel, infatti il primo febbraio verrà presentato il volume “In Sardegna con Grazia Deledda” (Perrone Ed.). L’autrice Rossana Dedola sarà in diretta con Costantino Cossu, responsabile della redazione Cultura al quotidiano “La Nuova Sardegna”, Giacomo Mameli, giornalista e romanziere vincitore del Premio Fiuggi e il critico letterario Franco Manzoni.
La Cascina del Guado
Nel 1969, il papà di Francesco, il noto artista e pubblicitario Daniele Oppi, acquistò il Guado in
stato di abbandono e vi compì opere di ristrutturazione e migliorie, rispettando la peculiare tipicità
e valorizzando le caratteristiche di pregio storiche ed architettoniche dell’Immobile.
Dal 1969 la “ormai celebre Cascina del Guado, è un fervente cenacolo culturale e artistico, volto
alla ricerca e all’approfondimento delle nuove forme espressive” (dal testo di motivazione del
conferimento da parte del Sindaco di Milano Gabriele Albertini, della Medaglia d’Oro di
Benemerenza Civica,“Ambrogino d’Oro” – a Daniele Oppi, del 7 dicembre 2002).
Negli anni ‘70 il Guado fu, dapprima, sede della Comune del Guado (Paolo Suman con molti
giovani del territorio, Luciana Pederzolli, poi Stefano Pizzi, Mike Selig, Firscheim, Baviera,
Laquaniti, Delima Medeiros, Aldo Simoncini, Max Capa, Marzia Druker, Matteo Di Corato, fratelli
Rosa, Dino Baranzelli, Oreste Amato, Gigetto (Luigi) Granetto, Mogol...) che lavorò
proficuamente per il miglioramento delle condizioni sociali e culturali del territorio, innestando anche le prime profonde e motivate istanze ecologiste che furono basi per la nascita del Parco del Ticino. In quel periodo con la Libera Associazione del Libro le biblioteche iniziarono a prendere la forma che conosciamo oggi.
Sulla scorta dell’esperienza comunitaria, prese vita la “Cooperativa Il Guado” che creò e produsse,
tra le tante attività di comunicazione, 115 testate di giornali comunali. Il tema principale era la
diffusione della cultura della democrazia e dell’esercizio della stessa da parte dei cittadini.
Sono degli anni ’70 e ’80 le collaborazioni con il Tribunale dei Minori di Milano che affidava a
Daniele Oppi alcuni giovani per il loro recupero sociale. Sempre alla Cascina del Guado negli anni
‘90, sul patrimonio culturale di queste esperienze, nacque e fiorì la Cooperativa Raccolto
fondata sempre da Daniele Oppi con, tra gli altri, Franca Stangherlin, Giancarlo Colli, Mario
Spinella, Giorgio Seveso, Massimo Silvano Galli, Emilio Tadini, Ernesto Treccani, Rino Crivelli, Aldo Coccino solo per citare alcuni dei promotori.
Alla morte di Daniele, nel 2006, ne assunse la presidenza Francesco Oppi che potenziò gli aspetti di comunicazione e, soprattutto, editoriali attivando importanti collaborazioni con Enti e fondazioni.
Oggi dalla Cascina Guado, che dal 2011 per le meritorie attività è stata inserita da Regione Lombardia nei “Centri e luoghi dell’Arte
Contemporanea in Lombardia”, prendono le mosse rilevanti progetti e interventi socio-culturali
realizzati per promuovere la cultura a tutti i livelli. Citiamo ad esempio Inverart, il Padiglione
d’Arte Giovane di Inveruno, che ha festeggiato i quindici anni di attività con una importante
mostra ospitata nel 2019 dalla Società Umanitaria di Milano, in cui hanno potuto negli anni
mostrare i loro primi lavori artistici oltre 650 giovani creativi.
Sempre nel 2019, l’incarico a Francesco Oppi per l’organizzazione di un Concorso per promuovere
l’arte contemporanea in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Brera, Società Umanitaria e
Comune di Buscate (cfr. articolo pubblicato l’1 agosto 2018 sul quotidiano “Il Giorno” dal titolo
“L’altra Brera? In riva al Naviglio”).
Importanti i contributi e le collaborazioni, in questi ultimi anni, delle nuove generazioni di artisti e
operatori; oltre allo stesso Francesco Oppi: Daniele Nicolosi (Bros), Ivan Tresoldi, Giuseppe
Abbati, Giorgio Aquilecchia, Matteo Naggi, Anna Parini, Sonda, Miss Eu, Giorgio Lodetti, Manuela Furlan, Rouge, Armando Mascetti, Carmine Sabbatella, Vera Garavaglia, Mattia Croce, Michele
Ciardulli, Fabrizio Tampellini, Linda Grittini, Andrei Cristian Iancu, Eleonora Corti, Kia Ruffato e
altri. Con questi nuovi impulsi ha preso vita il progetto delle Officine Creative del Guado che si
pone l’obiettivo di ricollegare tutti i fili della lunga e proficua storia del Guado per proporre nuove
istanze di sperimentazione culturale e relativi modelli attuativi attraverso l’arte contemporanea e il
lavoro degli artisti.