Tradizioni

Il conto alla rovescia è finito: è tempo di Palio

Legnano è in festa per la rievocazione della Battaglia: domenica 26 maggio tornano la Messa sul Carroccio, il corteo storico e la corsa ippica.

Il conto alla rovescia è finito: è tempo di Palio
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Il conto alla rovescia è finito e Legnano si appresta a dare il via alla propria manifestazione più sentita: è tempo di Palio.

Domenica torna il Palio di Legnano

Il 29 maggio 1176, i Comuni alleati nella Lega Lombarda sconfiggono l’esercito imperiale di Federico Barbarossa nella Battaglia di Legnano. 848 anni dopo, ancora una volta, la città del Carroccio è pronta a rievocare quella vittoria storica, fondamentale non solo a livello locale ma per tutta l’Italia, tanto da essere citata nell’Inno nazionale.
L’appuntamento, come vuole la tradizione, è per l’ultima domenica di maggio. Il programma della giornata è ricchissimo.

Il programma della giornata

Si comincia alle 10 in piazza San Magno con la Messa solenne sul Carroccio officiata da monsignor Angelo Cairati, prevosto e decano della città, e trasmessa in diretta streaming dalla parrocchia prepositurale di San Magno. Seguiranno l’investitura religiosa dei capitani di contrada, la benedizione dei cavalli e dei fantini che correranno il Palio e il volo propiziatorio delle colombe. Il tutto secondo un antichissimo cerimoniale, dove simboli, gesti, tradizioni e ritualità sono parte integrante della complessa liturgia del Palio di Legnano.
Alle 14.30, in piazza Carroccio, sarà dato il via alla suggestiva sfilata storica, fiore all’occhiello della manifestazione: ad animarla saranno oltre mille figuranti in abiti, ori e armi che riproducono gli originali del XII secolo (a garantirne fedeltà e accuratezza è la Commissione permanente dei costumi del Palio, coordinata da Alessio Francesco Palmieri-Marinoni, storico del costume e della moda e del costume teatrale e della messincena). Del carosello fanno parte anche il Carroccio, trainato da sei buoi bianchi, e la Compagnia della Morte, guidata da Alberto da Giussano, che rappresenta il gruppo di armati che nella Battaglia del 29 maggio 1176 difese il Carroccio. La sfilata percorrerà via Gilardelli, largo Tosi, piazza 4 Novembre, corso Italia, piazza Monumento, piazza del Popolo, via Venegoni e via 20 Settembre, per poi arrivare allo Stadio Mari di via Pisacane per la corsa ippica. Ma prima della sfida tra le contrade, articolata come sempre con le due batterie e la finale disputata dai primi due classificati di ciascuna di esse, con mossiere Renato Bircolotti, i riflettori saranno puntati sugli onori al Carroccio e sulla Carica della Compagnia della Morte guidata dal leggendario Alberto da Giussano, interpretato quest’anno da Emilio De Martino.

I protagonisti della corsa ippica

Infine la corsa, che vedrà scendere in pista Giosué Carboni con la giubba della Flora, Antonio Siri con quella di Legnarello, Gavino Sanna con quella di San Bernardino, Silvano Mulas con quella di San Domenico, Dino Pes con quella di San Magno, Carlo Sanna con quella di San Martino, Giuseppe Zedde con quella di Sant’Ambrogio e Federico Arri con quella di Sant’Erasmo.

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