Crociata contro le panchine "che sembrano bare"
Lettere e biglietti di attacco agli assessori sono state attaccate sulle sedute e all’ingresso degli uffici comunali.
Pioggia di polemiche sulle nuove panchine che sono comparse in centro Bollate al posto delle classiche con le doghe in legno.
Parole durissime contro gli assessori
Lettere e biglietti di attacco agli assessori sono state attaccate sulle sedute e all’ingresso degli uffici comunali. Parole durissime per delle panchine che secondo chi scrive sono antiestetiche, scomode e poco accoglienti.
"Panchinschifo"
Questo è ciò che è stato scritto su un foglio lasciato proprio in centro:
"Le “panchinschifo” che sembrano bare in piazza di città? E questa volta a dirlo sono i cittadini bollatesi. Ce ne sarebbero a sufficienza per arrabbiarsi, battere i pugni sul tavolo, mandare al diavolo tutti. Qualche idea che possa correggere lo scempio e, in caso contrario, a ricollocare le panchine da un’altra parte, per esempio al cimitero. Panchine pensate per impedire la sosta in centro. I cittadini chiedono non soltanto la ricollocazione ma anche che a pagare l’errore fossero gli assessori di tasca propria".
Firmato da "i cittadini bollatesi"
È questo il guanto di sfida che chi si firma "cittadini bollatesi", verosimilmente immedesimandosi in oltre 36mila abitanti della città, lancia al Comune. Altri biglietti sono stati lasciati anche all’entrata del Municipio e del Comando della Polizia Locale, come quello firmato, invece, da "i pensionati bollatesi" che dicono:
"Grazie per le “Barepanchine”, i pensionati commossi ringraziano".
Risponde De Flaviis
La crociata contro le nuove panchine in cemento hanno causato diversi commenti sui social e così l’assessora Ida De Flaviis ha ribattuto alle accuse:
"Le panchine sono state sostituite in quanto le doghe di legno si erano rotte e perciò le sedute non erano più sicure - ha commentato - Non potendo più essere sistemate riparate sul posto, le abbiamo tolte e sostituite temporaneamente con due panchine che avevamo in deposito, infatti sono le stesse panchine che sono nel parchetto di Via Zandonai da oltre un anno e davanti al teatro LaBolla da alcuni anni".
Ciò che non va giù al Comune è che chi scrive pretende di parlare per tutta la città senza però "metterci la faccia":
Dispiace che la sostituzione di panchine rotte abbia creato così tanto disagio tra "I cittadini bollatesi" da ricevere un comunicato da loro firmato con addirittura la pretesa che io paghi "l'errore di tasca mia". Non ho capito cosa esattamente io debba pagare però - ha continuato De Flaviis - La lettera dice che avrei dovuto comunicare tempestivamente la sostituzione temporanea ai cittadini perché queste decisioni vanno prese "tutti insieme". Sarebbe davvero bello se ogni decisione che si prende come amministratore potesse essere condivisa con tutti i cittadini. Sarebbe bello discuterne, valutare alternative, raccogliere idee, suggerimenti. Ma è impossibile perché il tempo non lo permette perché se si dovesse discutere con tutti i cittadini su tutte le decisioni, non se ne prenderebbe neanche una. Perciò è stata presa la decisione di sostituire panchine rotte con quelle in cemento aspettando di ricevere panchine nuove o riparate per non lasciare i cittadini senza seduta".