Coppa Italia

Riccardo Mannarino, giovane talento del kart

Il 16enne di Casorezzo, che gareggia nella categoria Okn senior, si racconta.

Riccardo Mannarino, giovane talento del kart
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Riccardo Mannarino, appena 16enne, è un talento dei kart ed è considerato un atleta di alto livello di interesse nazionale.

Kart, passione di famiglia

Residente a Casorezzo, è lui stesso a raccontare:

"Ho sempre amato molto questo sport, che è una passione di famiglia, mio papà da giovane infatti ha corso nei kart, e fin da piccolo mi sono sempre piaciute le macchine. Mi sono avvicinato a questo mondo tre o quattro anni fa a livello amatoriale con i kart quattro tempi, poi sono passato ai kart più professionali con Mlg racing di Cornaredo con cui collaboro a livello nazionale da due anni e quest'anno correrò in Coppa Italia".

Le trasferte per allenarsi

Mannarino milita nella categoria Okn senior e si allena sulle piste internazionali del nord Italia come Castelletto di Branduzzo a Pavia, Franciacorta, Cremona.

"Tutte si trovano a 100/200 chilometri di distanza. Tutto dipende dalla gara e dal tempo a disposizione per prepararmi ma, di solito, mi alleno una o due volte ogni due settimane mentre se so che è una gara più importante ovviamente devo allenarmi di più e allora devo fare anche settimane di fila. Sono molto appassionato di sport, faccio palestra per mantenermi in allenamento e pratico calcio a livello amatoriale ma ho sempre praticato anche altri sport come nuoto e ballo".

Lo sprone a fare sempre meglio

Quando gareggia, ha aggiunto il giovane:

"La pressione è molta, hai tanta ansia perché sai che non hai il pieno controllo della situazione e non sai come potrebbe andare. Una volta che sei in griglia ti viene un attacco di panico, però quando accendi e vai, la mente si svuota e pensi solo a quello. È una delle più grandi emozioni che si possano provare al mondo. Sono nella categoria più difficile, perché competo con ragazzi che hanno 20/30 anni, gareggiano da quando ne avevano 6 e quindi hanno più preparazione di me e sanno gestire la gara in un modo diverso. Questo però è uno svantaggio e un vantaggio insieme, perché sapere che faccio gare difficili che non tutti riescono a sopportare, soprattutto per i ritmi che una gara del genere ti impone, mi sprona a fare sempre meglio. Negli svantaggi trovo sempre qualcosa di positivo, una spinta forte a migliorarmi sempre".

Gli studi all'Isis Bernocchi

Guardando al futuro, Riccardo dice: "Sono convinto che questa passione mi accompagnerà per sempre, ma per quanto riguarda la carriera sportiva non faccio previsioni, vedremo anno dopo anno come andrà". Intanto il 16enne frequenta l’Isis Bernocchi di Legnano e spiega che coniugare sport e studio è complicato:

"La scuola mi ha sempre limitato, non ho la possibilità di frequentare una scuola privata e, a livello sportivo, lo vedo come uno svantaggio perché non posso dare tutto allo sport e mi dispiace un po': Mi capita di dover saltare qualche giorno di scuola per le gare, ho un attestato di atleta di alto livello di interesse nazionale quindi magari sono un po' più alleggerito sotto alcuni punti di vista. Però mi sforzo di portare avanti entrambi gli impegni, perché ovviamente anche la scuola è importante per il mio futuro".

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