l'incredibile punteggio

Partita incredibile di basket: 275 punti segnati e 4 overtime

Tre ore e dieci minuti di partita, quattro tempi supplementari (88-88 al 40’, 99-99 al 45’, 112-112 al 50’, 128-128 al 55’), 275 punti segnati

Partita incredibile di basket: 275 punti segnati e 4 overtime

Ogni partita fa storia a sé. È un luogo comune, nel mondo dello sport, ma non v’è dubbio che l’incontro tra le squadre Under 18 Uisp della Pallacanestro Rescaldina e del Novara Basket è destinato a entrare nella storia dei due club.

Partita incredibile di basket: 141 punti segnati e 4 overtime

Tre ore e dieci minuti di partita, quattro tempi supplementari (88-88 al 40’, 99-99 al 45’, 112-112 al 50’, 128-128 al 55’), 275 punti segnati, 141 da Rescaldina che ha poi avuto il referto rosa del vincitore e 134 da Novara, 95 falli fischiati, quindici giocatori finiti in panchina per averne commessi 5, 131 tiri liberi, 6 giocatori rimasti in campo, 4 per Rescaldina e 2 per Novara… Se non è questa una partita che entra nella storia…

«Una partita che sembrava non voler finire mai – commenta ancora emozionato qualche giorno dopo Lorenzo Legnani, allenatore della Pallacanestro Rescaldina – e che ha tenuto tutti col fiato sospeso sino agli ultimi secondi. Mai mi era capitato di vivere, da giocatore e da allenatore, una simile successione di emozioni. Ad un certo punto, dopo il terzo prolungamento, l’arbitro ha scherzosamente proposto di lanciare la monetina per decidere a chi assegnare la vittoria…».

Che sensazioni lascia una partita del genere?

«Sono sincero: non metto il risultato in primo piano. Vi assicuro che alla fine ha “vinto” la pallacanestro. I ragazzi delle due squadre hanno espresso tutto ciò che di bello c’è in questo sport. È questa la sensazione più bella. Sono molto contento di averla condivisa con un gruppo che alleno da 4 anni e che si merita di vivere simili emozioni».

Ma che partita è stata?

«Bella, avvincente, correttissima. Non inganni l’alto numero di falli fischiati. Non c’è stato un briciolo di cattiveria ma solo falli che fanno parte del gioco. Il più grande applauso lo meritano i ragazzi, rimasti in campo per oltre tre ore. Qualcuno ha anche giocato per una cinquantina di minuti. È stata una partita giocata ad una intensità pazzesca. Anche chi non era in campo era totalmente coinvolto. Era quasi come se stesse giocando. A livello fisico, ma anche mentale è stata una partita decisamente dispendiosa».

Cosa ha detto ai suoi ragazzi tra un overtime e l’altro?

«Ho solo cercato di cancellare ogni tipo di pressione. Ho ricordato ai miei giocatori che, dopotutto, stavamo giocando una partita di pallacanestro, ovvero la cosa che più ci piace fare».

Nicola Solbiati si è fermato a 66 punti: robe da NBA…

«Non sorprende che lui segni tanto, perché l’anno scorso è stato il miglior marcatore del campionato. Certo non è mai arrivato a cifre simili. L’aspetto più importante, oltre al valore numerico della sua prestazione, è stato quello di averlo avuto in campo sino all’ultimo secondo. Ha saputo gestirsi molto bene. Dopo tre ore di partita non è una cosa scontata».

Com’è stato il post vittoria?

«C’era una carica di adrenalina tale che io personalmente ho passato una notte insonne – dice sorridendo Lorenzo Legnani che segue la squadra con l’assistenza di Simone Lovisa – ma la prima cosa che ho fatto è stata quella di complimentarmi, con i miei ragazzi ed anche con staff e giocatori del Novara. Ripeto: al di là del risultato, tutti siamo stati protagonisti di una partita incredibile».

«Al primo allenamento successivo – aggiunge coach Legnani – ho riscontrato una partecipazione diversa, più coinvolta, da parte di tutti i miei ragazzi. Quando si vivono esperienze di questo tipo, si crea una scia di un entusiasmo che è difficile da descrivere».

Coach, i record si stabiliscono per essere migliorati…

«Una partita più lunga di questa? No grazie…» chiude sorridendo Lorenzo Legnani.