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Legnano diventa capitale del basket Special Olympics

La Castoro Sport sarà rappresentata da una quindicina di atleti, divisi in due squadre, guidati dall’allenatore Roberto Raimondi e sostenuti da diversi volontari e dalle famiglie

Legnano diventa capitale del basket Special Olympics
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Legnano diventa capitale italiana del basket Special Olympics. Si terrà infatti proprio a Legnano, domenica 1° dicembre, sui parquet del Pala Parma e del Pala Dante, lo Special Olympics Italia per gli incontri di Divisioning in previsione del Torneo “Special Basket 2025”.

Legnano diventa capitale del basket Special Olympics

Special Olympics – va ricordato – è l'associazione sportiva internazionale che organizza, con cadenza quadriennale, i Giochi Olimpici Speciali.

La società Castoro Sport, in collaborazione con la società Legnano Knights, ospiterà dunque l’appuntamento nazionale che di fatto inaugura la stagione sportiva del basket e definisce al contempo i gironi del torneo che inizierà a gennaio 2025.

La Castoro Sport invita tutti gli sportivi dalle 9.30 alle 15.00, per assistere alle gare in cui si sfideranno 22 squadre dell’area Nord-Ovest d’Italia. Il tutto sotto lo sguardo dello Staff Tecnico Nazionale.
La giornata sarà aperta alla presenza del sindaco di Legnano Lorenzo Radice, della presidente della Castoro Sport Carmen Colombo e del presidente dei Knights Marco Tajana.

Tante le persone attese

Ad attendere gli oltre 270 atleti e i loro accompagnatori ci saranno i volontari della Castoro Sport e dei Legnano Knights.

La Castoro Sport sarà rappresentata da una quindicina di atleti, divisi in due squadre, guidati dall’allenatore Roberto Raimondi e sostenuti da diversi volontari e dalle famiglie. Gli atleti legnanesi – che disputeranno la prima partita nella palestra di via Parma, alle ore 10.00, inaugurando la giornata – saranno accompagnati in campo da atleti che giocano nelle giovanili dei Knights, secondo la formula del basket unificato. Si tratta di una disciplina sportiva che vede impegnati atleti con e senza disabilità in un’unica squadra: lo sport unificato è ritenuto il miglior mezzo di integrazione dal momento che persone con e senza disabilità, denominate rispettivamente atleti e partner, giocano insieme condividendo gioie, fatiche e amicizie grazie allo sport.

 

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