I ragazzi del baskin sono campioni d’Italia
Lo scudetto ottenuto nel concentramento svoltosi a Roma. L’allenatore Enrico Russiniello: "Avere un gruppo come questo credo sia il sogno di ogni allenatore"
I ragazzi del baskin di Rho sul gradino più alto del podio del campionato nazionale Junior. Si è svolta domenica 3 novembre a Roma la finale del primo torneo nazionale di baskin organizzato dall’Eisi Ente Italiano Sport Inclusivi in collaborazione con Ss Lazio Baskin.
La vittoria nella finale contro il Baskin Team Gattico di Novara
Il torneo è stato intitolato a Max Negretti tra i primi a promuovere il baskin in Piemonte e ha visto anche la consegna della coppa Luisa Lusignoli una giovane ragazza di Lovere che aveva fatto esperienza con i corsi di vela per le persone con disabilità. La manifestazione sportiva a cui hanno partecipato Baskin Rho, Baskin Sabina, Ss Lazio Baskin e Basking Team ha visto la vittoria dei ragazzi e delle ragazze del Baskin Rho nella finale disputata con Baskin Team di Gattico di Novara dopo una gara intensa conclusasi con il punteggio di 60 a 55.
"Avere un gruppo come questo credo sia il sogno di ogni allenatore"
Una gara equilibrata dove i ragazzi del baskin di Rho sono riusciti a prevalere con un perfetto gioco di squadra che ha visto ben 11 giocatori segnare punti a referto. Nelle semifinali di sabato il Baskin Rho aveva prevalso sui pari età del Baskin Sabina che si è poi classificata al terzo posto della classifica finale della manifestazione.
«Sto realizzando solo ora quanto successo - ha affermato a fine gara Enrico Russiniello allenatore della formazione rhodense, continuo a guardare le foto e vedo gli sguardi felici dei ragazzi, la magia con cui si guardano è veramente rara. Avere un gruppo come questo credo sia il sogno di ogni allenatore, è vero spesso ci mandano fuori di testa, ma altrimenti che gusto ci sarebbe? La vittoria finale è solo la ciliegina sulla torta di questo fantastico percorso fatto di tanto lavoro, ma prima o poi tutto ripaga. Ho sempre avuto fiducia in questo gruppo, sapevo cosa potevamo fare con il lavoro di squadra, non ho mai pensato durante le partite che avremmo perso, anche quando si stava mettendo peggio, bastava avere fiducia e crederci.»
Allenare questi ragazzi è la cosa migliore che mi potesse capitare
Coach rhodense che è poi passato ai ringraziamenti. «Voglio fare i complimenti ai genitori per averci sempre appoggiato e supportato, con una parola, uno sguardo o un sorriso; ma soprattutto per avere dei figli che non puntano mai il dito verso un compagno, ma tendono sempre una mano se non addirittura due per aiutarlo. Ai ragazzi parlo sempre e sanno già cosa penso di loro, saranno per sempre dentro il mio cuore come se fossero dei miei fratelli o sorelle minori, lo dico veramente col cuore. Vorrei anche ringraziare Renato, Michela, Lele, Sara, Denise, Giulia e Andrea, che mi sopportano sempre e che sono più di semplici colleghi o amici, perché ormai è dal lontano settembre 2010, da quando avevo 12 anni, che faccio parte di questa grande famiglia del Baskin che mi ha sempre dato fiducia e soprattutto l’opportunità di crescere, prima da giocatore e poi da allenatore, la cosa migliore che mi potesse capitare»