Csi Milano: "Attività sospese fino al 30 gennaio"
L'ente ha comunicato che a causa del peggioramento dei contagi le attività saranno sospese fino a fine mese
Il comitato Csi di Milano ha annunciato oggi, 12 gennaio 2022, che le attività promosse dall'ente saranno sospese fino al 30 gennaio 2022.
Proroga della sospensione
Dopo l'annuncio della sospensione delle attività ufficiali organizzate da Csi Milano avvenuta a inizio gennaio, l'ente ha comunicato oggi l'estensione dello stop fino al 30 gennaio 2022. Tale sospensione comprende le attività direttamente promosse dal CSI Milano ed interessa sia le competizioni degli sport di squadra e sia le competizioni degli sport individuali. Le gare previste dai calendari ufficiali nel periodo compreso tra il 17 gennaio e il 30 gennaio verranno ri-calendarizzate d’ufficio dopo l’ultima data prevista dagli attuali calendari di gioco ufficiali. Le gare oggetto di precedente spostamento e già ri-calendarizzate in questo lasso di tempo dovranno essere nuovamente calendarizzate previo accordo tra i sodalizi interessati entro l’ultima data prevista dai nuovi calendari sportivi.
Uno stop dovuto alla pandemia
A illustrare la decisione, dettata dal peggioramento della pandemia, è il coordinatore tecnico attività sportiva, Fabio Francesco Pini.
"Tale decisione è ovviamente dettata dalla situazione epidemiologica di questo periodo che impedisce il regolare e sereno sviluppo delle attività - ha spiegato Pini - Il CSI Milano non dispone la sospensione delle sessioni di allenamento delle singole squadre e delle attività individuali che potranno, valutandone attentamente l’opportunità, proseguire nel massimo rispetto di quanto previsto dai protocolli sportivi. L’attuale protocollo ufficiale del Centro Sportivo Italiano denominato “back to sport” chiarisce che gli allenatori, gli istruttori ed i tecnici a vario titolo hanno obbligo di esibire la certificazione verde base in occasione del loro impiego durante lo svolgimento delle attività, in quanto assimilati per disposizione governativa alla categoria dei lavoratori. Questo a prescindere dal fatto che gli stessi siano retribuiti o prestino la loro attività a titolo gratuito o volontario".
Cambio degli obblighi dal 15 febbraio
Le ultime disposizioni governative prevedono però che con decorrenza 15 febbraio 2022 coloro che ricoprono tali incarichi al compimento del cinquantesimo anno di età, debbano obbligatoriamente esibire una certificazione verde “rafforzata” per lo svolgimento delle loro mansioni, in virtù del principio legislativo che li equipara sempre alla categoria dei lavoratori e pertanto soggetti alle disposizioni vigenti.
"Abbiamo già promosso sul sito del CSI Milano il testo del nuovo protocollo emanato dalla FMSI – Federazione Medici Sportivi Italiani inerente le procedure da osservare per l’ottenimento dell’attestato “return to play” - ha affermato Pini - Ricordiamo che tale disposizione interessa tutti gli atleti agonisti, ossia coloro che sono in possesso di certificazione medica agonistica rilasciata da un centro di medicina dello sport, e che hanno contratto malattia Covid nel periodo di validità del certificato di idoneità agonistica o per coloro che hanno contratto il coronavirus e devono sostenere una prima visita per il rilascio o rinnovo del certificato di idoneità sportiva agonistica. Coloro che si trovassero in questa condizione devono osservare quanto previsto dal protocollo prima della ripresa o inizio delle attività".
In attesa di disposizioni per l'applicazione del protocollo
"Il testo e le indicazioni emanate dalla FMSI sono di pubblico dominio e sono state diffuse oltre che sul sito del CSI anche sui siti delle varie Federazioni Sportive Nazionali - si nella nota del Csi -Come avvenuto in occasione della precedente versione del protocollo “return to play” si rimane in attesa di disposizioni che devono essere emanate dal Ministero della Salute circa l’applicazione del nuovo testo protocollare. Invitiamo pertanto i sodalizi interessati a rivolgersi ai centri di medicina dello sport per ogni ulteriore informazione, confermando che la scrivente Direzione Tecnica non ha facoltà di fornire ulteriori indicazioni al riguardo, non rientrando questa possibilità nelle responsabilità che gli competono".