Calcio - Il Milan si aggrappa a Ibrahimovic e traccia gli obiettivi stagionali: qualificazione Champions ed Europa League

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Con la nuova stagione calcistica entrata nel vivo delle competizioni è tempo di tracciare i primi bilanci per le squadre di Serie A. Il massimo campionato italiano, dominato dalla Juventus che ha conquistato le ultime nove edizioni, quest’anno è partito all’insegna dell’equilibrio tra le varie forze in campo, con più di una squadra pronta a spezzare l’egemonia della Vecchia Signora. Tra queste, troviamo senza dubbio anche il Milan, uno dei più lieti ritorni nelle posizioni di classifica che contano. La compagine rossonera guidata da Stefano Pioli, dopo la vittoriosa cavalcata nelle qualificazioni per i gironi di Europa League, è partita con il piede giusto anche in campionato, ottenendo subito tre vittorie nelle prime tre gare e senza subire gol dagli avversari. Un record per il Milan che non vedeva una partenza così dalla stagione 1971/1972. Un successo per i rossoneri che arriva da lontano e che vede in Zlatan Ibrahimović uno dei protagonisti assoluti. Lo svedese, tornato a gennaio di quest’anno a vestire i colori rossoneri dopo l’esperienza oltreoceano in MLS a Los Angeles, nonostante la sua non più tenera età, è la vera arma in più del Milan. La cura Ibra ha portato il club rossonero ad essere nuovamente competitivo in Serie A: lo testimonia il finale di stagione dell’ultimo campionato che ha visto il Milan primeggiare per punti e gol fatti rispetto a tutte le altre rivali della classifica. Quest’anno, il Diavolo rossonero è partito in quinta e punta dritto a conquistare uno dei primi quattro posti della classifica ed il biglietto per partecipare alla prossima Champions League. In campo continentale, addirittura, il Milan è visto come il favorito, dietro le temibili rappresentanti della Premier League, per la vittoria finale secondo tutti i pronostici Europa League.

 

 

Anche le statistiche danno ragione al club rossonero. Per trovare un inizio di campionato con gli stessi numeri occorre scomodare il Milan di Nereo Rocco che quasi cinquant’anni fa riuscì a completare il torneo di Serie A (chiuso poi al secondo posto) con la migliore difesa, vincendo la Coppa Italia e conquistando le semifinali di Coppa Uefa. Neanche il Milan di Carlo Ancelotti nella stagione 2006/2007 (che si concluse con la vittoria in Champions League nella finale di Atene contro il Liverpool) e quello di Fabio Capello nella stagione 1993/1994 (scudetto e Coppa dei Campioni) fecero meglio in termini di punti fatti nelle prime giornate e gol subiti. Ma sarebbe impensabile mettere a paragone la formazione di Pioli con quelle che hanno fatto la storia del calcio negli ultimi tre decenni. Anche perché oggi i rossoneri non hanno più in squadra gente esperta come potevano essere al tempo i vari Franco Baresi, Zvonimir Boban o Demetrio Albertini. Questo Milan, infatti, può vantare su una delle rose più fresche dell’intero campionato (se non addirittura d’Europa), con il portiere Gianluigi Donnarumma (che è un classe 1999) che è considerato già un veterano all’interno del gruppo. All’interno di questa squadra, il quasi quarantenne Ibrahimović avrà il compito di condurre sul campo il resto della compagnia, di motivare i più giovani e di trascinare a suon di gol i suoi. Sinora lo svedese non ha deluso, avendo già segnato quattro gol in due partite (fra cui la doppietta all’Inter nel derby). Insomma, i risultati stanno dando ragione alla campagna acquisti operata da Paolo Maldini e da tutto lo staff dirigenziale rossonero. Ma la stagione è appena cominciata e le sfide più difficili contro le squadre meglio attrezzate (sulla carta) presenteranno presto il loro conto. Non va nemmeno dimenticato che il doppio impegno tra campionato ed Europa League (entrambi i tornei sono, infatti, tra gli obiettivi stagionali del Milan) potrebbe rappresentare motivo di preoccupazione in più per il tecnico Pioli, che dovrà essere bravo a dosare saggiamente le forze in campo, in un calendario di appuntamenti così denso di qui al termine della stagione. L’imprudenza della giovane età potrebbe rappresentare, però, il mezzo per sparigliare gli equilibri in campo, anche contro le cosiddette big. Ci sperano i tifosi rossoneri che intanto si coccolano i loro nuovi beniamini, nell’attesa di ritornare ad esultare per le vittorie del Diavolo.

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