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"Ti do un a mano” L’associazione Meta premiata da Unicredit

Il gruppo aresino tra i vincitori del progetto denominato «Dono di squadra»

"Ti do un a mano” L’associazione Meta premiata da Unicredit
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Grande successo per Meta: l’associazione aresina a supporto degli studenti sul territorio ha ottenuto finanziamenti per un nuovo progetto grazie alla campagna dal titolo «Dono di squadra», supportata dal gruppo Unicredit.

L'associazione ha già attivato in passato un progetto per aiutare i ragazzi delle scuole medie nel loro percorso formativo

«La vicenda relativa al progetto è semplice», racconta Maria Grazia Conti, membro attivo di Meta. «Alcuni anni fa abbiamo proposto alle scuole “Con te sto”, progetto che prevede, ora e fino al 2025, un tutoraggio 1 a 1 nel quale adulti formati dall’associazione e da Cospes aiutano i ragazzi delle scuole medie sul territorio nel loro percorso formativo, con esiti alquanto positivi.

Il progetto ideato per supportare i ragazzi del primo biennio delle scuole superiori

Abbiamo dunque pensato di proporre un progetto parallelo, grazie ai finanziamenti ottenuti con tanta fatica», continua Conti. «Il progetto “Ti do un a mano”mira a supportare ragazzi del primo biennio di scuola superiore grazie all’aiuto cooperativistico tra pari frequentanti il triennio, con una particolare attenzione ad interventi tempestivi nella risoluzione delle problematiche che il passaggio dalle scuole medie alle superiori comporta.

La nostra speranza è che ora il progetto venga accolto nelle scuole

Il macro-obiettivo del progetto è sia individuale che sociale. Cercheremo attraverso di esso di fare in modo che i ragazzi sviluppino le proprie capacità comunicative e si inseriscano al meglio nel tessuto della classe, con un atteggiamento costruttivo davanti alle difficoltà. La nostra speranza ora è che il progetto venga accolto nelle scuole a discapito delle difficoltà burocratiche del caso: è necessario un cambio di mentalità nell’ambiente scolastico che elimini la stigmatizzazione di chi si trova in difficoltà, grazie all’aiuto di volontari che abbiano una solida formazione professionale nell’ambito».

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