14L’anno scolastico si è aperto senza la classe prima nella scuola primaria Don Milani di Furato.
Quest’anno la scuola Don Milani non ha potuto attivare la classe prima
Purtroppo solo due erano i bambini residenti e non essendo pervenuta alcuna iscrizione da parte di bimbi residenti in comuni limitrofi, la classe non ha potuto essere attivata. Da diversi anni, nonostante il numero minimo di alunni sia 15, l’ufficio scolastico regionale ha autorizzato la classe prima anche solo con 7 o 8 bambini. Da tempo si vive questa situazione dovuta a un calo delle nascite che si ripercuote inevitabilmente sul numero di studenti che frequenteranno le scuole.
Nel complesso la scuola primaria di Furato conta meno di 50 iscritti
Alcuni anni fa per rilanciare la Don Milani l’allora Amministrazione comunale di Inveruno guidata da Sara Bettinelli aveva proposto agli organismi scolastici di introdurre il metodo Montessori così da poter attirare nuove iscrizioni dal territorio circostante. La proposta fu bocciata dal Consiglio di istituto e la scuola è andata avanti con poche iscrizioni fino ad arrivare alla situazione attuale, che vede meno di 50 alunni iscritti, dalla seconda alla quinta elementare.
“Una situazione che impoverisce la frazione già carente di servizi”
Preoccupazione per questa perdita è stata espressa da Vincenzo Grande leader del gruppo di opposizione Insieme per Inveruno e Furato:
“Siamo di fronte ad una situazione che impoverisce ulteriormente la nostra frazione già carente di servizi . È necessario trovare soluzioni che rendano attrattiva questa scuola altrimenti il suo destino è segnato. Se non verrà più assegnata la classe prima la Don Milani è destinata a chiudere. Se si perde anche la scuola quale sarà il futuro di Furato? Crediamo sia il caso di trovare delle soluzioni, mettere in campo idee e azioni che possano scongiurare la chiusura della scuola. Siamo disponibili a dialogare con tutti. Pensiamo che l’Amministrazione debba attivarsi aprendo un confronto con gli organismi scolastici e coinvolgere più soggetti possibili, per mettere sul tavolo idee che possano sviluppare la Don Milani”.