Nasce il progetto Plant Box a cura dei ragazzi dell'Isis Bernocchi
A conferma della vocazione all’innovazione dell’istituto superiore di Legnano.
Dal corso Arca dell’Isis Bernocchi di Legnano nasce il progetto “Plant Box”, innovativa soluzione per la purificazione dell’aria.
Il dispositivo, messo a punto nei laboratori della scuola da un gruppo di studenti insieme al docente Francesco Lauricella, è stato presentato alla manifestazione Scienza U18.
Plant Box, un dispositivo di purificazione dell'aria creato dai ragazzi del corso Arca
Il corso pomeridiano Arca (Attività di Ricerca e Costruzione Apparati Scientifici) dell’ISIS Bernocchi si è chiuso quest’anno con grandi risultati. “Plant Box”, innovativa soluzione per purificare l’aria della stanza durante il riposo notturno, messa a punto nei laboratori della scuola, si va a sommare infatti al successo di “Free City Bike”. Il progetto è stato presentato alla XXVI edizione di Scienza U18, un'iniziativa educativa con l'obiettivo di stimolare l'interesse dei ragazzi per la scienza e la tecnologia attraverso laboratori, conferenze e presentazioni interattive.
L’idea alla base di Plant Box nasce dalla consapevolezza dell’importanza di respirare aria pulita per la nostra salute.
A mettere a punto il dispositivo sono stati gli studenti Ilias Laamari, Lorenzo Donato, Alberto Pogliani, Singh Damanpreet, Stefano Zecca, Giorgia Colombo e Gabriel Barbuian, insieme al professore Francesco Lauricella, docente di laboratorio di Telecomunicazioni. L’idea alla base di Plant Box nasce dalla consapevolezza dell’importanza di respirare aria pulita per la nostra salute. Sviluppato nel contesto del corso Arca, che si propone di realizzare innovazioni di pubblica utilità, il dispositivo consiste in una scatola chiusa ermeticamente e composta da due camere. Nella prima, dove grazie a una ventola viene assorbita aria dall’ambiente circostante, è posizionata una pianta che assorbe anidride carbonica e rilascia ossigeno durante il processo di fotosintesi, reso possibile nelle ore notturne da quattro LED e da un sistema di diffusione d’acqua. Nella seconda camera, dove passa l’aria arricchita di ossigeno, sono presenti una lampada UVC, che uccide batteri e virus, e carbonato di sodio, che assorbe ulteriormente l’anidride carbonica. L’aria ripulita viene infine rilasciata nella stanza tramite un’altra ventola.
Il portavoce del gruppo Ilias Laamari spiega
“Per garantire l’accensione, lo spegnimento e il funzionamento corretto di tutti i dispositivi nell'ordine prestabilito abbiamo utilizzato Arduino UNO R3, una scheda elettronica programmabile su cui abbiamo caricato il codice che codifica il ciclo operativo”
I ragazzi sono maturati soprattutto a livello umano
I ragazzi si sono detti molto soddisfatti dell’esperienza, sia per il livello di competenza tecnica che hanno avuto l’occasione di maturare, sia per il coinvolgimento umano che questa ha creato: l’aspetto più emozionante, secondo la loro testimonianza, è stato proprio avere la possibilità di presentare e spiegare il loro lavoro ai compagni più piccoli a Scienza U18. Questo ulteriore progetto è la conferma della vocazione all’innovazione dell’Istituto, dove ancora questa settimana i laboratori sono aperti con vari progetti, tra cui le attività di orientamento rivolte agli studenti delle classi seconde della scuola secondaria di secondo grado.