La testimonianza

La campionessa paralimpica Daila Dameno sale in cattedra alla Santa Caterina

La campionessa, che ha partecipato alle paralimpiadi di Atene 2004 e Torino 2006 ha incontrato i bambini dell'elementare di Magenta

La campionessa paralimpica Daila Dameno sale in cattedra alla Santa Caterina
Pubblicato:

Dopo Adriano Darioli un’altra campionessa dello sport ha portato la sua testimonianza alla Scuola primaria Santa Caterina in occasione del progetto delle Olimpiadi dell’Istituto Comprensivo Carlo Fontana di Magenta.

La campionessa paralimpica Daila Dameno sale in cattedra alla Santa Caterina

Nella giornata di mercoledì infatti all’elementare magentina è arrivata Daila Dameno, atleta paralimpica originaria di Ponte Vecchio, che ha raccontato così la sua esperienza.

Classe 1968 l’atleta sogna di partecipare alla sua terza paraolimpiade dopo quella di Atene 2004 dove ha gareggiato nel nuoto e quella invernale del 2006 dove invece ha vinto ben due medaglie, una d’argento e una di bronzo, questa volta sugli sci. Il prossimo obiettivo invece è nel tiro con l’arco.

Insomma un’atleta veramente poliedrica la cui vita è cambiata completamente a 31 anni per via di un incidente. Caduta dal balcone del terzo piano di casa, Dalia ha subito una lesione alla schiena che le ha paralizzato le gambe e parte del braccio sinistro.

La testimonianza

Un episodio che però non ha limitato Dalia che con tenacia e grande spirito ha deciso di spiccare il volo sfruttando soprattutto lo sport.

«Lo sport deve essere innanzitutto divertimento - ha spiegato la campionessa ai bambini delle classi quarte e quinte - Ma soprattutto è sconfitta. Una persona infatti deve affrontare sport come divertimento ma deve imparare a perdere perché solo cadendo si possono trovare energie per andare avanti».

Al termine della sua testimonianza nella quale Dalia ha ripercorso tutta la sua vita sono state diverse le domande che i bambini hanno sottoposto alla campionessa come ad esempio quanto i genitori sono stati importanti per l’avvicinamento allo sport. Oppure qual è stata l’esperienza più bella della sua vita.

«I miei genitori sono stati molto importanti per il mio approccio allo sport perchè sono sempre stati molto sportivi e mi hanno fatto appassionare molto - ha spiegato Dameno - L’esperienza più bella invece è stata quella di un lancio con il paracadute da un aereo»

La campionessa si è detta poi, nonostante l’incidente, fortunata per le molteplici esperienze fatte nella sua vita attraverso un grande impegno e una grande costanza:

«Voi non avete idea di quante cose sia riuscita a fare nella mia vita rispetto a chi, pur camminando, non ha il coraggio di fare», ha concluso.

Nel corso della mattinata è intervenuto anche Tommaso Colombo, il referente per l’Istituto Comprensivo del progetto delle Olimpiadi che ha sottolineato ai piccoli studenti i molteplici messaggi positivi e interessanti che la campionessa ha lasciato loro:

«Uno dei messaggi più belli è senz’altro l’attenzione alla sconfitta, è soltanto grazie a quella e al conseguente impegno che si riescono a superare le difficoltà e di questo insegnamento dobbiamo farne tesoro».

La campionessa proseguirà poi le sue testimonianze alle scuole di Robecco mercoledì prossimo quando incontrerà i piccoli alunni delle altre scuole elementari dell’Istituto Comprensivo.

Seguici sui nostri canali