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Diritti, legalità, democrazia: terza edizione al liceo Galileo Galilei

Il filo conduttore di quest’anno è l’esercizio della memoria come strumento di cittadinanza attiva, nella convinzione che ricordare non significhi solo conoscere il passato

Diritti, legalità, democrazia: terza edizione al liceo Galileo Galilei

Il Liceo “Galileo Galilei” di Legnano presenta la terza edizione del progetto Il Liceo dei cittadini – Diritti, legalità, democrazia, un’iniziativa che, dopo il successo delle scorse edizioni, continua a offrire agli studenti uno spazio di approfondimento sui temi fondamentali della convivenza democratica.

Diritti, legalità, democrazia: terza edizione al liceo Galileo Galilei

Coordinato dal Prof. Luca Scarafile, il progetto mantiene l’obiettivo di stimolare una cittadinanza consapevole, ponendo al centro il valore sempre attuale della Costituzione italiana.

Il filo conduttore di quest’anno è l’esercizio della memoria come strumento di cittadinanza attiva, nella convinzione che ricordare non significhi solo conoscere il passato, ma anche assumersi la responsabilità di comprenderlo e trasformarlo in impegno civile.

Più precisamente, il percorso mira a costruire con gli studenti una sorta di diario civile, uno spazio personale e collettivo in cui sviluppare riflessioni su due momenti storici controversi della Repubblica: la strage di Piazza Fontana e il caso Moro. Le conferenze dedicate a questi eventi saranno guidate dal Dott. Massimiliano Di Giovanni, già caporedattore del Gruppo 24 ORE, attualmente autore e curatore di progetti culturali ed editoriali sui grandi snodi della storia italiana contemporanea per la casa editrice “Zolfo Editore”.

Una lezione teatrale di Dalla Chiesa

Il progetto si arricchisce infine di un’occasione unica di educazione alla legalità attraverso l’esercizio della memoria: Le ribelli, una lezione teatrale con il Prof. Nando dalla Chiesa dedicata alle donne che hanno combattuto la mafia, organizzata in stretta collaborazione con il Comune di Legnano e aperta anche alle altre scuole secondarie della città.

L’evento, non a caso calendarizzato tra la Giornata internazionale della donna (8 marzo) e la Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie (21 marzo), unisce in modo originale il tema dell’impegno civile e della legalità con quello dell’emancipazione di genere, raccontando storie di coraggio e partecipazione attiva e mettendo in luce il volto femminile, spesso sottaciuto, del contrasto alla mafia.

Diario civile: 12 dicembre 1969, Piazza Fontana, Milano
Incontro in auditorium con il Dott. Massimiliano Di Giovanni
Venerdì 12 dicembre, h. 10 – 11.50
Destinatari: studenti delle classi quinte
Ci sono una data e un luogo che continuano a interrogare la coscienza civile del nostro Paese: 12 dicembre 1969, Milano, Piazza Fontana. Quel giorno segnò profondamente la nostra storia, dando inizio alla “strategia della tensione”, inaugurando una stagione di violenza politica e aprendo una ferita che, a più di cinquant’anni di distanza, non si è ancora rimarginata.

Per questo motivo, il Liceo “Galilei” ha sentito l’esigenza di dedicare un incontro a questo evento, offrendo agli studenti un’opportunità di riflessione sul rapporto complesso tra verità, giustizia e informazione, invitandoli a riconoscere nella memoria storica uno strumento di responsabilità e partecipazione. Lontano da una semplice commemorazione, il relatore accompagnerà gli alunni in un viaggio nel tempo attraverso immagini, filmati e parole che restituiscono il clima di quegli anni: dalle indagini deviate ai silenzi dello Stato, dalle figure simboliche del periodo ai processi e alle battaglie in piazza.

Un invito a trasformare il ricordo in impegno e la memoria in cittadinanza attiva.
Diario civile: 9 maggio 1978, Via Caetani, Roma
Incontro in auditorium con il Dott. Massimiliano Di Giovanni
Giovedì 7 maggio, h. 10 – 11.50
Destinatari: studenti delle classi quinte

Un altro momento che segna una cesura fondamentale nella storia italiana è il 9 maggio 1978, giorno in cui il Paese venne sconvolto dal ritrovamento del corpo di Aldo Moro in Via Caetani, a Roma, ucciso dalle Brigate rosse dopo cinquantacinque giorni di prigionia. Questo evento mise a dura prova le istituzioni, scosse profondamente l’opinione pubblica e sollevò interrogativi cruciali sul rapporto tra politica, giustizia e partecipazione civile. La morte di Moro non fu solo una tragedia personale, ma un simbolo delle sfide interne alla democrazia italiana ancora oggi capace di interrogarci.
L’incontro offrirà agli studenti uno sguardo sul contesto storico e politico di quegli anni, attraverso testimonianze, ricostruzioni giornalistiche e cinematografiche. Un’occasione per riflettere sul delicato equilibrio tra responsabilità politica e scelte morali individuali, ma anche sull’eredità di una lezione civile che invita ogni generazione a proteggere la democrazia anche nelle situazioni più difficili.

Le ribelli

Teatro lezione presso il “Teatro Città di Legnano Talisio Tirinnanzi”
Lunedì 16 marzo 2026, h. 10.30 – 12-30
Destinatari: studenti delle classi quarte e quinte
INIZIATIVA ORGANIZZATA IN COLLABORAZIONE CON IL COMUNE DI LEGNANO E APERTA ANCHE AGLI STUDENTI DEGLI ALTRI ISTITUTI SUPERIORI DI LEGNANO
Le Ribelli torna in scena lunedì 16 marzo 2026 al Teatro Tirinnanzi di Legnano, in una mattinata pensata per le scuole. Dopo il successo al Teatro Franco Parenti di Milano, lo spettacolo – ideato dal Prof. Nando dalla Chiesa e tratto dall’omonimo libro – assume la forma del teatro-canzone, con letture di Annaclara De Tuglie e musiche dal vivo di Alessandro Sipolo e Daniela Savoldi.

Guidati dal Prof. dalla Chiesa, i giovani spettatori saranno condotti in un viaggio attraverso le vite di donne che hanno sfidato le mafie e la violenza – da Francesca Serio a Felicia Impastato, da Michela Buscemi a Lea Garofalo –, figure simbolo di coraggio e resistenza civile. Storie “antiche”, ma che la realtà odierna rende drammaticamente attuali, invitandoci a riflettere sulla condizione femminile e sulle forme di sopraffazione che ancora attraversano le nostre società.

Portare Le Ribelli nelle scuole significa offrire ai ragazzi uno strumento di conoscenza e riflessione su valori fondamentali: la giustizia, la libertà, la responsabilità personale, restituendo alla formazione un’anima poetica e civile insieme. Un incontro dove l’arte diventa lezione, per educare al pensiero critico, alla partecipazione e alla cittadinanza consapevole, con l’auspicio di contribuire, anche solo in parte, a coltivare nei giovani la speranza di un futuro più giusto.