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Dal liceo Rebora a Roma come ambasciatori di inclusività

Hanno rappresentato la Lombardia al campus «Scuola Futura» che ha riunito partecipanti da tutta Italia per confrontarsi sulle sfide della scuola del futuro

Dal liceo Rebora a Roma come ambasciatori di inclusività
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Quattro studenti del liceo statale Rebora di Rho ambasciatori di inclusività al Ministero dell'Istruzione.

Si sono confrontati con studenti provenienti da tutta Italia sulle sfide della scuola del futuro

Hanno rappresentato la Lombardia al campus Pnrr «Scuola Futura», evento che ha riunito partecipanti da tutta Italia per confrontarsi sulle sfide della scuola del futuro, con diversi laboratori e attività. L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra la dirigente del liceo, Sara Olivari, e Renato Baroni, presidente di Baskin Rho, progetto di sport inclusivo promosso dalla Polisportiva Oratorio San Carlo. Grazie a questa sinergia e al sostegno di EISI (Ente Nazionale Sport Inclusivi), quattro studenti del Rebora hanno potuto vivere questa esperienza: Carlotta Comastri, Andrea Colombo, Giada Macrillò e Giacomo Puzo, frequentanti quarte e quinte degli indirizzi di Scienze Umane ed Economico Sociale.

Hanno affrontato sfide contro altre scuole  dimostrando impegno sportivo e forte spirito di collaborazione

«In questo contesto, i ragazzi del Rebora si sono distinti per la loro partecipazione a un torneo dedicato al calcio balilla e alla boccia inclusivi, ovvero adattati alle qualità fisiche di ciascun componente delle squadre e progettati per lavorare sui loro punti di forza», ha spiegato il professor Andrea Ferlini, che ha accompagnato il gruppo insieme al professor Vittorio Petraroli. «I ragazzi hanno affrontato sfide contro altre 3 scuole provenienti da tutta Italia, dimostrando non solo impegno sportivo ma anche un forte spirito di collaborazione.

Un’esperienza umana intensa e arricchente

La permanenza a Roma ha offerto ai giovani l’opportunità di vivere un’esperienza umana intensa e arricchente. Condividendo l’albergo con coetanei di altre scuole, si è creata un’atmosfera da «villaggio olimpico», dove le relazioni personali e il legame umano sono stati fondamentali nel trasformare le conoscenze in competenze, in linea con gli obiettivi promossi da Scuola Futura, che il nostro istituto abbraccia da sempre».

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