Corso di arabo e hijab a scuola ad Abbiategrasso
Critica la posizione della sezione locale della Lega, che in relazione all’iniziativa della scuola superiore ritiene la scelta inopportuna
Dopo la sospensione delle lezioni in coincidenza con i festeggiamenti per la fine del Ramadan a Pioltello , un altro caso riaccende la polemica: il corso di lingua araba per studenti e docenti all’istituto superiore di Abbiategrasso “Vittorio Bachelet”. Si tratta di un corso aperto agli studenti di introduzione alla lingua araba per fare incontrare le nuove culture.
Corso arabo e di hijab a scuola
Nella circolare di istituto si apprende che sono aperte le iscrizioni al corso avanzato di introduzione alla lingua araba, tenuto da alcuni studenti arabofoni dell’istituto. Il primo incontro si terrà in ogni caso il venerdì, 19 aprile, alle ore 14.30 aperto a tutti: è possibile partecipare anche solo a questo incontro in cui si farà una piccola festa con l'occasione della recente fine di Ramadan, chi vuole potrà partecipare a un laboratorio di "hijab"
Al raggiungimento del numero minimo di iscrizioni, le lezioni seguenti si terranno nelle date: lunedì 29 aprile , venerdì 3 maggio e venerdì 10 maggio. Una scelta, quella dell’istituto, che non è passata sottotono, anzi ha alimentato ulteriormente la questione delle forme d’integrazione, in questo caso al contrario.
In merito alla vicenda, l’assessore competente del Comune di Abbiategrasso Marina Baietta ha affermato
“Anche la comunità albanese aveva chiesto il permesso di fare un’ora a settimana di lingua albanese all’ istituto Terzani per diffondere cultura albanese anche tra i figli dei loro stessi membri e l’abbiamo accordato facendo un atto di giunta per regolamentare uso dell’aula”.
Commento critico da parte della Lega
Critica la posizione della sezione locale della Lega, che in relazione all’iniziativa della scuola superiore ritiene la scelta inopportuna.
“Apprendiamo in queste ore della decisione dell'Istituto Superiore Vittorio Bachelet di Abbiategrasso di offrire un corso avanzato di introduzione alla lingua e cultura araba, comprendente un laboratorio sul "hijab" e una festa per la fine del Ramadan. Questa decisione ci lascia stupiti e perplessi perché come Lega riteniamo che tale iniziativa non promuova in alcun modo l'integrazione interculturale, ma piuttosto metta in discussione la nostra identità e cultura, inclusa la dignità della donna. Ciò non rappresenta una vera inclusione né una didattica interculturale, ma piuttosto una forzatura che non riflette la vera multiculturalità di cui invece ci sarebbe bisogno".
Il commento di preside e professoressa di riferimento
“Non mi aspettavo una reazione del genere – ha detto Il dirigente scolastico dell’istituto Bechelet Giovanni Ferrario – E’ il terzo anno che proponiamo ai nostri studenti il corso di cultura araba, un'iniziativa che rientra tra le proposte di attività che possono volontariamente scegliere i ragazzi e le ragazze della nostra scuola ”.
Anche la professoressa referente Margherita Quaglia ha aggiunto
“Si tratta di ragazzi e ragazza arabe che frequentano il nostro istituto che durante il corso mostrato la cultura araba ai loro compagni , da come si cucinano i dolci tipici a come si indossa la sciarpa , in arabo "hijab"”