Chiusa temporaneamente la scuola di via Cornicione per la sicurezza di alunni e personale
"Scusate a tutti ma è un intervento di fondamentale importanza per garantire la loro sicurezza", ha detto Maldini
Una decisione difficile da prendere ma doverosa per la sicurezza dei bambini: la scuola di via Cornicione di Novate Milanese verrà chiusa per alcuni giorni per far fronte a interventi strutturali urgenti.
Chiusa la scuola Montessori
Una problematica che era emersa già nei giorni scorsi e alla quale l’Amministrazione aveva agito con tempestività: nel ponte del 1 maggio, infatti, a scuola erano stati effettuati dei lavori in alcune classi che presentavano dei tracolli della struttura nell’intercapedine che si trova tra il tetto e i pannelli.
Ad inizio settimana, poi, si erano verificati altri eventi simili e così due gruppi classi erano state spostate dalle aule solitamente utilizzate per far lezione. L’ufficio tecnico aveva provveduto a chiamare un’impresa per effettuare maggiori accertamenti sull’edificio e solo da una veloce visita, gli ingegneri avevano intimato il Comune a chiudere due classi.
"Non possiamo metterci a rischio la loro incolumità"
La relazione tecnica sull’intera struttura sarebbe arrivata solo nei prossimi giorni, ma la sindaca Daniela Maldini, seppur cosciente dei disagi che questa decisione avrebbe provocato, ha deciso di chiudere la scuola con un’ordinanza fino a giovedì prossimo.
"Si tratta di bambini - ha spiegato il primo cittadino - Non possiamo permetterci di mettere a rischio la loro incolumità anche solo per aspettare un parere tecnico. La questione è molto grave e abbiamo dovuto agire immediatamente".
Da domani
Così, da domani, giovedì 11 maggio, gli alunni della primaria Montessori saranno divisi tra la scuola media Vergani, che ha ospitato 8 classi la Italo Calvino, che invece ha trovato spazio per 2.
"Questi sono lavori che avevamo programmato per giugno - ha continuato Maldini - La scuola Montessori ha cinquant’anni e inevitabilmente le pignatte all’interno degli abbassamenti sono ammalorate. Ciò che mi sento di fare è solo chiedere scusa ai docenti, alle famiglie e agli alunni per questo provvedimento improvviso che però risulta di fondamentale importanza per garantire la loro sicurezza".