Campioni mondiali di robotica in Brasile: "Abbiamo simulato un primo appuntamento"
Un gruppo di giovanissimi dell’Istituto Facchinetti di Castellanza ha vinto e convinto alla Robocup a Salvador de Bahia. Tra loro anche Lorenzo Mari di Casorezzo e Andrea Condò di Canegrate

Un gruppo di giovanissimi, dieci per la precisione, dell’Istituto Facchinetti di Castellanza ha vinto e convinto alla Robocup a Salvador de Bahia, i campionati mondiali di robotica. Tra loro anche Lorenzo Mari di Casorezzo e Andrea Condò di Canegrate. A causa dello sciopero dei mezzi, Silvestro (un robottino realizzato con materiale di riciclo e altri componenti) rischia di mancare il primo appuntamento con la robottina che gli piace. Deve perciò correre ai ripari, senza perdere tempo.
La performance che è valsa la vittoria
Silvestro deve reinventarsi se vuole raggiungere la sua omologa con cui avrà il suo primo appuntamento amoroso. Si attrezza come può creando una moto che lo porterà a destinazione, dove arriverà puntuale. Sul posto trova Silvana mentre sorseggia un calice di vino. Estrae una rosa e così l'incontro può cominciare. Istantanee che arrivano da Salvador de Bahia, in Brasile, e che hanno avuto come protagonisti non gli umani ma il prodotto di essi, ossia i robot. Quelli che hanno determinato prima il viaggio oltreoceano e poi la vittoria da parte degli studenti dell'Istituto tecnico Facchinetti di Castellanza, in provincia di Varese, della Robocup, i campionati mondiali del settore, dopo aver fornito la migliore documentazione sulle caratteristiche delle macchine. Una gara che ha visto sfidarsi ben 250 team provenienti da 37 Paesi e che ha generato interesse in ben 150mila spettatori.
Il progetto Aurat
Il progetto si chiama Aurat, acronimo che sta per «Aggiungi un robot a tavola», coniato dal coordinatore Loris Pagani. Il suo collega, il professor Damiano Di Paola, anch'egli reduce dal viaggio (insieme al prof Joshua Bonacina), ha inquadrato l'obiettivo della competizione spiegando che «questo coincide con la volontà di far incontrare junior, università e aziende per favorire lo scambio di informazioni e delle migliori tecnologie. A contribuire al nostro primato è stata indubbiamente la performance a cui abbiamo dato vita durante l'evento ma anche il poster che contiene tutta la documentazione tecnica da cui è quindi scaturita la vittoria». A dare un contributo fattivo al gruppo nella parte più meccanica è stato anche Vincenzo Chiaramonte, quindi le prof Valentina Corbetta e Maria Elena Zeroli. Protagonisti di questa progettazione, Nicolas Rodrigues, Marco Moretti, Andrea Condò, Lorenzo Mari, Loris Berra, Sandra D’Arrigo, Simone Cappone, Javier Francesco Rizzo, Andrea Trapani e Giulio Moroni.
Parlano i protagonisti dell’esperienza in Brasile
La parola agli studenti, ancora visibilmente emozionati, con Lorenzo Mari, 17 anni di Casorezzo, che ha sottolineato: «Il viaggio è stato pazzesco, in una località che lo è altrettanto. Oltre al risultato, sorprendente, siamo riusciti a stringere nuove amicizie». Dello stesso avviso la studentessa Sandra D'Arrigo, secondo la quale «la manifestazione ha assunto una valenza sociale molto significativa, generando un confronto con altre persone che gravitano attorno allo stesso mondo». Un motivo d'orgoglio per l'istituto castellanzese e ne conosce bene le potenzialità. Lodovico Santoro, vicepreside, era presente al rientro degli studenti e ha commentato: «Come istituto siamo tuttora orgogliosi di questo percorso partito da lontano».
I precedenti
»I ragazzi avevano già ottenuto un riconoscimento nazionale prima di raggiungere il Brasile - ha proseguito Santoro - Il lavoro, strutturale e denso di impegno, è stato evidentemente premiato». A fargli eco è stato il collega Loris Pagani, che ha rivolto un plauso ai ragazzi: «I nostri studenti hanno svolto molto bene le prove, sono soddisfatto dell'esito che hanno avuto. Lo spettacolo è stato portato avanti correttamente, senza sbavaturei».
Il rapporto con i robot
Berra, un altro studente, ha infine messo in evidenza come: «L'interazione avviene ormai ogni giorno e lo show fatto in Brasile è risultato essere molto apprezzato». Un arrivederci al Brasile, un arrivederci a testa alta.