Preoccupazione a Rho, soprattutto tra i dipendenti della Trinseo ex Atochem o Vedril come la chiamano ancora i vecchi rhodensi per la decisione presa nei giorni scorsi dai vertici dell’azienda di chiudere un reparto
La Società chiuderà definitivamente la produzione di metilmetacrilato
«Trinseo annuncia un piano strategico di riorganizzazione operativa in Italia – si legge nel comunicato diramato dall’azienda – La Società chiuderà definitivamente la produzione di metilmetacrilato presso lo stabilimento di Rho e di acetone cianidrina a Porto Marghera In futuro, la Società si procurerà la materia prima MMA da produttori terzi, garantendo la continuità dell’approvvigionamento e migliorando al contempo il costo complessivo di produzione dei prodotti a valle. Trinseo continuerà a produrre polimetilmetacrilato e manterrà operativo l’impianto pilota di depolimerizzazione recentemente aperto a Rho.
“La Società sta lavorando a stretto contatto con le rappresentanze dei lavoratori, i sindacati”
La Società sta lavorando a stretto contatto con le rappresentanze dei lavoratori, i sindacati e i funzionari governativi per garantire l’allineamento rispetto a tutti i requisiti legali associati a questo processo. Si prevede che le chiusure saranno completate entro la fine dell’anno e che comporteranno un miglioramento della redditività su base annua di circa 20milioni» Un miglioramento azienda ma tanta preoccupazione tra i dipendenti dello storico stabilimento di via Pregnana leggendo le parole «La Società sta lavorando a stretto contatto con le rappresentanze dei lavoratori» «Questi piani – ha spiegato Frank Bozich presidente e Ceo di Trinseo – sono una conseguenza delle difficoltà che, da anni, noi e l’intero settore chimico europeo ci troviamo ad affrontare, tra cui una domanda debole nei mercati finali, l’elevato costo dell’energia e l’aumento delle importazioni dall’Asia.
“Queste decisioni non sono mai facili hanno un impatto sui mezzi di sostentamento dei colleghi”
Queste decisioni non sono mai facili. Sappiamo che ciascuna di esse ha un impatto sui mezzi di sostentamento dei colleghi e delle loro famiglie. Come abbiamo fatto in ogni ristrutturazione durante questo periodo di crisi senza precedenti, il nostro obiettivo principale è la sicurezza dei nostri colleghi, insieme a una transizione rispettosa che si allinei con la nostra filosofia di fare semplicemente la cosa giusta»