Ospedale Galmarini anno di crescita per Ostetricia e Ginecologia
Il dg Bravi e il professor Ghezzi presentato i risultati della rete ginecologica con Varese: torna la chirurgia, epidurale h24 e il Galmarini tra i migliori ospedali per numero di cesarei e per l'isterectomia mininvasiva
Il dg dell'Asst Sette Laghi Callisto Bravi e il numero uno della Ginecologia varesina Fabio Ghezzi raccontano i risultati e le novità del punto nascite dell'ospedale Galmarini.
Un "gemellaggio" tra Varese e Tradate
Da sempre presentate da Bravi come l'esempio del futuro dell'ospedale Galmarini, la Ginecologia e l'Ostetricia sono i primi reparti ad essere entrati pienamente nella "rete" con Varese. E oggi, a poco più di un anno dal passaggio del nosocomio tradatese da Busto alla Sette Laghi, i numeri e i fatti danno ragione di un percorso difficile e su cui in tanti avevano sollevato qualche perplessità. Smentendo chi vedeva prossimo un depotenziamento proprio di quei reparti che hanno rappresentato da sempre un'eccellenza dell'Ospedale Galmarini a giustificazione di una loro chiusura a favore del polo materno infantile al Del Ponte.
Una strategia che funziona
Rete, integrazione, collaborazione e gioco di squadra. "L'attività clinica è aumentata rispetto al 2016 e ancor più se guardiamo al 2015 - spiega Ghezzi - Quando all'ospedale Galmarini non si svolgeva l'attività chirurgica. E' stato fatto un grosso sforzo, ma i numeri e la qualità del servizio ne dimostrano i giusti frutti. La qualità della Ginecologia e dell'Ostetricia tradatese è ai massimi". Ed ecco i numeri di cui parla Ghezzi. Per quanto riguarda l'attività clinica quest'anno ha già registrato un aumento del 3% sul 2016. Le prime visite sono aumentate del 40%, contando 1100 ingressi, 427 in più rispetto il 2016. La chirurgia, tornata all'ospedale Galmarini nel 2016, conta 40 operazioni in più nel 2017 pari al 10%. In Ostetricia dal 1 gennaio 2017 si sono superate le 500 nascite della "soglia di sicurezza", seppur in calo rispetto gli anni passati, come in tutt'Italia.
Più qualità nei servizi: Ostetricia e Ginecologia tra le migliori in Regione
"Più operazioni, ingressi e interventi ma anche più qualità". Dai numeri ai fatti, il professor Ghezzi racconta il nuovo corso del reparto rosa dell'ospedale Galmarini. Oggi infatti il 100% delle isterectomie viene eseguito in chirurgia mininvasiva, contro una media nazionale del 25%. I tagli cesarei sono il 12,4% della media nazionale, pari al 28%, e ancor aminore se si guarda ai cesarei primari (ovvero su donne che non ne hanno subiti in precedenza), al 2,3%. "Tradate è il secondo ospedale in Lombardia per la più bassa percentuale di cesarei - fa notare Ghezzi - Un risultato di cui essere fieri. Segno di numerosi fattori: di una forte cultura ostetrica, di una grande preprazione del personale e dell'applicazione di protocolli standard funzionali. Spesso il cesareo serve a ridurre i tempi o per timore di complicazioni non previste. Frne pochi vuol dire che qui l'attenzione e la competenza sono massime".
Le novità di quest'anno e del prossimo per il Galmarini
Se la rete con Varese, fatta di turnazioni dei medici e del personale, di inserimento degli specializzandi e di continui scambi e contatti tra i medici, ha portato buoni frutti ora si continua su questa strada. Entro fine anno infatti verrà introdotto il monitoraggio da remoto delle attività in sala parto. Una pratica già avviata a Varese che sbarcherà anche a Tradate, che perterà all'ospedale Galmarini l'eccellenza della struttura centrale varesina. Che significa uniformità delle cure e ancora più scambi di conoscenze. Intanto, arriveranno presto i nuovi macchinari per le ecografie 3d (anche queste messe in rete) e si inizierà presto un percorso che esce dalle porte degli ospedali per arrivare a quelle dei consultori. Pazienti che ora possono avvantaggiarsi di un servizio molto importante, la partoanalgesia (l'epidurale) disponibile 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Ai tempi della gestione bustocca era possibile richiederla solo la mattina e 5 giorni a settimana, e al 2016 con 12 ore al giorno. "Un grosso passo avanti- concludono Ghezzi e Bravi - reso possibile grazie alla viva collaborazione e disponibilità dei professionisti tradatesi e della dottoressa Elena Lavazza e Carlo Capra. Che speriamo attiri a Tradate tutte quelle pazienti che in questi anni hanno preferito altri ospedali proprio per le possibilità di un'epidurale h24". Infine i lavori di ristrutturazioone dei reparti di Ginecologia e Ostetricia, iniziati il 3 ottobre, che si spera di terminare l'anno prossimo.