La Lombardia è oggi il principale polo logistico d’Italia, con la più alta concentrazione nazionale di magazzini, hub distributivi e infrastrutture di supporto. Aree come Milano, Lodi, Pavia e l’asse ovest verso Rho-Pero e Legnano vengono indicate dai ricercatori del Politecnico di Milano come “Regione Logistica Milanese”: un sistema territoriale ad altissima densità di attività produttive e di movimentazione merci.
L’intensificarsi dei flussi, unito all’evoluzione dei modelli organizzativi della supply chain, sta spingendo molte aziende a rinnovare le proprie infrastrutture, in particolare le zone dedicate alle operazioni di carico e scarico.
Questo processo di ammodernamento riguarda aspetti strutturali – come la riqualificazione delle banchine, l’adeguamento dei percorsi interni, l’ampliamento delle aree di manovra e l’installazione di pedane di carico più performanti – insieme ad aspetti legati alla sicurezza, oggi al centro di linee guida tecniche e dei controlli degli enti preposti. Il risultato è una crescita di investimenti destinati a rendere più efficienti, sicure e compatibili con l’ambiente le infrastrutture industriali lombarde.
Investimenti nei magazzini: logistica in crescita, strutture da aggiornare
Secondo gli studi dell’Osservatorio Contract Logistics e le analisi territoriali più recenti, la Lombardia è oggi il principale polo logistico del Paese. L’area concentra la quota più elevata di magazzini e strutture dedicate alla movimentazione delle merci, con una forte presenza nelle province di Milano, Lodi e Pavia. Le rilevazioni indicano inoltre che circa il 40% delle unità immobiliari logistiche lombarde si trova nella provincia di Milano, confermando il ruolo dell’area metropolitana come epicentro dei nuovi investimenti e delle attività di distribuzione.
La domanda di spazi moderni è alimentata da settori come GDO, manifattura, pharma e distribuzione urbana, che richiedono magazzini dotati di infrastrutture aggiornate, aree di carico più sicure e spazi ottimizzati per un flusso merci continuo.
Gli esperti del settore, infatti, segnalano come molte aziende stanno investendo non solo in nuovi capannoni, ma nella riqualificazione di strutture esistenti: adeguamento dei layout, miglioramento delle pavimentazioni industriali, potenziamento delle aree di attracco per i mezzi pesanti e installazione di sistemi di sicurezza fisica. L’obiettivo è ridurre incidenti, minimizzare i tempi di fermo e aumentare l’efficienza dei flussi di carico e scarico, che rappresentano una delle fasi più critiche della logistica interna.
Pedane e rampe di carico: facilitare il carico e lo scarico di merci
All’interno di un magazzino, le operazioni di carico e scarico merci da e verso veicoli richiedono attrezzature precise, affidabili e costruite per adattarsi a camion, altezze e configurazioni sempre diverse. Per questo molte aziende puntano su pedane e rampe di carico progettate per ridurre i tempi di attesa e migliorare la sicurezza degli operatori.
I sistemi di carico più utilizzati oggi nei magazzini comprendono diverse tipologie di pedane e rampe, progettate per adattarsi a esigenze operative molto differenti. Tra le soluzioni più diffuse rientrano:
- Pedane con spondina rotante, apprezzate per l’immediatezza d’uso e la capacità di adattarsi a situazioni di carico variabili. Elementi come la spondina di ampia estensione, la cerniera autopulente e le protezioni laterali contribuiscono a un utilizzo sicuro e conforme agli standard europei, mentre la posizione frontale del motore facilita manutenzioni e controlli.
- Pedane con spondina telescopica, utili quando il camion non può avvicinarsi completamente alla banchina o quando il pianale lascia poco spazio di appoggio. La parte telescopica raggiunge il cassone anche in posizioni non perfettamente allineate, garantendo un collegamento stabile. Questi modelli, progettati e costruiti in Italia con tecnologie automatizzate, rispettano le principali norme sulla sicurezza.
- Mini rampe da banchina, una soluzione pratica per dislivelli ridotti e per interventi rapidi. Disponibili sia da esterno sia da fossa, si integrano facilmente in impianti nuovi o esistenti. Una volta attivate, seguono i movimenti del cassone in modo automatico. Sono realizzate in acciaio di qualità, dotate di tamponi respingenti e devono essere conformi alla normativa EN 1398.
- Rampe di raccordo, pensate per compensare differenze di altezza tra la banchina e il piano dei veicoli. Offrono una superficie stabile per il transito di transpallet e carrelli elevatori e sono progettate per unire sicurezza operativa e facilità di manutenzione.
Queste attrezzature, scelte in base alle caratteristiche del flusso di lavoro, permettono di rendere le operazioni di carico e scarico più rapide, sicure e coerenti con le esigenze dei moderni magazzini industriali.
Il rinnovamento delle infrastrutture logistiche lombarde mostra come le aziende stiano puntando su sicurezza, efficienza e continuità operativa. Investire in aree di carico moderne, attrezzature adeguate e soluzioni progettate per ridurre i rischi significa costruire processi più solidi e sostenere la competitività dell’intero sistema produttivo regionale.
Una visione che trova riscontro anche nel lavoro di realtà italiane come Armo Spa, impegnate da decenni nello sviluppo di soluzioni per il sollevamento e il carico merci. L’attenzione alla sicurezza e alla qualità costruttiva ha contribuito nel tempo a diffondere pratiche operative più affidabili, supportando le aziende nel rendere i loro flussi logistici più ordinati ed efficienti.