Qual è la migliore agenzia SEO a Milano?
Malgrado i tanti tentativi di improvvisazione – dall’esito perlopiù fallimentare –, oggi come non mai ottimizzare un sito web per i principali motori di ricerca è un lavoro da professionisti. La galassia del web marketing è divenuta negli anni sempre più selettiva e competitiva, e affermarsi in questo settore è un’impresa tutt’altro che facile. Lo stesso vale per le aziende che cercano in rete un loro spazio e una loro visibilità: anche per loro, affidarsi a dei professionisti seri che curino nel minimo dettaglio il loro posizionamento è divenuto vitale, al fine di scongiurare spese inutili per campagne pubblicitarie infruttuose e una sostanziale irrilevanza del proprio nome e del proprio brand, almeno su Internet.
Per questo motivo agenzie SEO iper-qualificate come Eskimoz, realtà internazionale (l’agenzia originaria è stata aperta in Francia) con filiali in varie città d’Italia e in grado di operare su tutto il nostro territorio, stanno diventando, mese dopo mese, sempre più ricercate, anche da aziende di grosso calibro. Per quanto riguarda l’Italia, ad esempio, le maggiori commesse provengono dai grossi hub industriali internazionali (compresi quelli della moda e dell’editoria), con sede a Milano e dintorni. Che cosa fa la differenza per quanto riguarda la qualità dell’offerta professionale, fra Eskimoz e le aziende concorrenti?
Innanzitutto il loro protocollo operativo, che non è mai standardizzato o pigramente adagiato su dei pattern precostituiti. Il presupposto di base del lavoro dell’agenzia è il riconoscimento delle peculiarità di ogni singolo cliente. Ciascuno di essi, infatti, non solo ha una propria ragione sociale (se si tratta, come nella maggior parte dei casi, di piccole o medie aziende), un proprio target di riferimento e una propria brand identity. Sono soprattutto le necessità specifiche e gli obiettivi a medio-lungo termine a fare la differenza, per quanto riguarda l’impostazione di una campagna SEO e/o di web marketing. Pertanto un’accurata analisi SEO, per stabilire lo stato dell’arte di un sito web e misurare la sua distanza dagli obiettivi prefissati, si rende assolutamente indispensabile: anzi, si tratta di una sorta di prerequisito, un’indagine preliminare che ha come scopo quello di dare forma, peso e fisionomia al lavoro che andrà successivamente impostato.
L’analisi, inoltre, non prende in esame solo gli aspetti tecnici, contenutistici e formali del sito, ma effettua anche un raffronto con la concorrenza, in modo da mantenere sempre un approccio comparativo. Naturalmente, un posizionamento SEO di rilievo è ambito da molti, dunque spesso è necessario distinguersi all’interno di una concorrenza qualificata, il che rende il lavoro ancora più complesso ed elaborato. Basti pensare che Eskimoz fornisce una relazione relativa alle sue analisi preliminari di almeno 50 pagine, all’interno delle quali sono sviscerate tutte le problematiche inerenti al sito e la sua navigabilità riscontrate nel corso dell’indagine.
Solo a quel punto sarà possibile organizzare il lavoro, il quale contemplerà un intervento a 360°. Dall’architettura del sito al backend, dalla qualità dei contenuti (con un’attenzione particolare alle parole chiave ai TAG e ai backlink presenti all’interno dei testi) fino alla sua navigabilità su dispositivi mobili (particolare, quest’ultimo, che spesso è tuttora sottovalutato dalle aziende, malgrado ormai più del 50% del traffico su Internet si svolga da smartphone e tablet). A volte, per rendere un sito performante e attrattivo per Google e gli altri motori di ricerca, sono necessari mesi di lavoro. Ma si tratta di un investimento di tempo e denaro ben speso, dal momento che, a ottimizzazione avvenuta, la visibilità delle medesime pagine web, un tempo neglette dalla rete, risulterà ottimale.