La Lombardia torna a essere la locomotiva d’Italia
I dati parlano chiaro: la Lombardia torna a essere la locomotiva d’Italia. Dopo che per mesi la pandemia sembrava averla messa in ginocchio, con sgomberi che erano sul punto di partire, tanto che il Sindaco di Milano Beppe Sala si era enormemente dispiaciuto proprio perché la città della Madonnina stava avendo uno sviluppo come mai prima d’ora (interrotto proprio dal Covid-19), adesso sembra che la situazione stia tornando alla normalità.
A testimoniarlo sono gli annunci di lavoro che, secondo una ricerca, solo in Lombardia sfiorano i 40mila. Un numero impressionante, che testimonia come lo scettro sia ancora lombardo.
La pandemia non può spazzare via il lavoro di anni
Una pandemia, seppur grave e importante come il Covid-19, non può spazzare via in poco tempo il lavoro di anni che è stato svolto sul territorio. Guidato da Milano, e poi a ruota anche le altre città, la Lombardia è diventata centro di attrazione per tante persone che cercano fortuna proprio qui.
Tanto è vero che numerose aziende come JR Sgomberi offrono l’opportunità di poter sgomberare la propria casa a favore di qualcuno che deve abitare lì.
Per non parlare, poi, dei tanti concorsi pubblici che pullulano o, comunque, anche nelle varie chiamate del settore scolastico. Qui in Lombardia, infatti, sono tante le persone che vengono da tutte le zone d’Italia.
Un tessuto sociale che ben si abbina alle aziende
Sì, vero che non c’è il mare a Milano però non c’è solo il mare. Milano e tutto l’hinterland, per non parlare di Brescia, Como, Mantova e chi più ne ha più ne metta, hanno un tessuto sociale che ben si presta alle aziende.
Sia a quelle medie che quelle piccole. Per non parlare dei colossi che, quando investono in Italia, spesso lo fanno prima a Milano. Esempio per tutti è Starbucks che, dopo anni, ha deciso finalmente di aprire un coffee shop nel nostro paese. A Milano, appunto.
Per tessuto sociale si intende anche, ad esempio, i trasporti. Sembra una banalità ma un buon sistema di trasporti è anche un qualcosa che avvantaggia le aziende e, di riflesso, anche l’occupazione. Occupazione di tutti i tipi, dagli sgomberi agli alimentari.
Perché ci vuole meo tempo per trasportare la merce, meno tempo per fare le riunioni, per andare da un cliente o per sbrigare una semplice commissione.
Il terreno è fertile e le persone ci hanno ‘coltivato’. Il risultato è che, dopo un periodo di appannamento dovuto alla pandemia, la Lombardia è tornata a correre.
Possibilità di opportunità diverse
Il fatto che la Regione sia una meta in cui è possibile incontrare persone diverse, genera una possibilità davvero non indifferente. Cioè quello di avere una visione internazionale e di adattarsi prontamente ai cambiamenti.
Non è certamente un caso che si dice che tutto ciò che succede in Italia, dal punto di vista tecnologico e di innovazione, succede prima a Milano e poi in altre zone del nostro paese.
Essendo meta anche di imprenditori stranieri, infatti, il background nostrano con quello di altre città, europee e non solo, genera un mix fenomenale. Un mix che, poi, ha fatto che la Lombardia abbia una industrializzazione pari a quella della Germania, per intenderci.
Posizione geografica
Concludiamo con la posizione geografica che sicuramente avvantaggia notevolmente. Essere a un passo da Svizzera e Austria aiuta notevolmente. Un po’ perché, comunque, c’è sempre il fenomeno dei frontalieri (persone che vivono in Italia e lavorano in Svizzera con lo stipendio svizzero) che funge da ‘rimessa’, un po’ perché è facile, poi, imbattersi, come dicevamo prima, con persone che hanno una mentalità diversa.
Quindi, anche il fatto di essere in Europa, più tendente al Nord che al Sud, ha reso più facile l’industrializzazione della Lombardia. Vero e proprio motore economico d’Italia.